"E' da poco terminata la seduta del
Question Time, in cui ho rivolto un'interrogazione a risposta
scritta sulla mancata attuazione della legge n.5 dell'8 febbraio
del 2005 (legge di Nino Daniele), per la riqualificazione
paesistico-ambientale intorno all'antica città di Velia" Lo
rende noto il consigliere del gruppo misto, Maria Muscarà.
"Non siamo stati in grado di attuare per 17 anni una legge che
aveva lo scopo di tutelare uno dei luoghi più storici della
Penisola, dalle speculazioni edilizie e dalle cementificazioni -
spiega - Nella cosiddetta "Terra di Parmenide", con un senso
della storia incredibile, abbiamo permesso addirittura la
trasformazione di un monastero in un hotel di lusso, in quanto
considerato edificio di interesse pubblico. Ho richiesto di
sapere quali fossero le motivazioni per cui gli uffici regionali
non siano intervenuti per anni sul comune di Ascea, per
sollecitare l'approvazione del Piano nei tempi giusti, per una
legge ormai che a breve sarà abrogata, ed avendo comportato lo
sperpero di tanti soldi in 17 anni. A tal proposito ho richiesto
anche come mai non sia stato nominato un "Commissario ad Acta"
per tale situazione".
"Intanto, non si sa come il comune di Ascea pagherà il Piano
Urbanistico Attuativo considerato che il primo finanziamento,
diviso in quattro acconti, per un totale di euro 500.000,00, in
parte è stato bloccato, nonostante le richieste di rimborso del
comune stesso. Al Question Time l'assessore mi ha risposto con
un senso a mio avviso troppo ottimistico, come probabilmente
quello di colui che approvò la legge nel 2005 sperando che
qualcosa cambiasse negli anni, affermando che a breve ci sarà
l'approvazione del Masterplan del Cilento Sud, con progetti più
mirati rispetto al piano paesaggistico. Intanto sembra che chi
agisce nell'illegalità, alzando case abusive e cementificando,
si muove in tempi ovviamente brevissimi, chi invece deve
proteggere il territorio rimane spesso impantanato in leggi la
cui attuazione prevede 17 anni come questa, prima di essere
praticamente abrogata", conclude.
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