Vaccinare i pazienti cronici e
fragili per patologia contro l'herpes zoster e lo pneumococco ma
anche contro l'influenza stagionale e il Covid (con la quarta
dose) raggiungendoli con un'offerta attiva anche negli
ambulatori specialistici e in ospedale, ad esempio durante un
controllo o un ricovero con l'obiettivo di fare prevenzione
attiva e tutelarne la Salute e una maggiore difesa rispetto alle
infezioni a più alta incidenza. La Regione Campania mette in
campo un piano ad hoc per potenziare e migliorare la rete di
erogazione dei vaccini a favore della fascia di popolazione
maggiormente a rischio affiancando ai medici di medicina
generale e ai centri vaccinali dei distretti, anche gli
ambulatori ospedalieri e i reparti di degenza dedicati a
pazienti oncologici, con sclerosi multipla, diabetici,
trapiantati e in attesa di trapianto, cardiopatici,
broncopatici, malati reumatici, dializzati e affetti da
patologie del sistema immunitario e, più in generale, a tutti i
malati cronici.
Il progetto, già in pista dalle scorse settimane, è stato
presentato stamani in un tavolo di lavoro al Centro Direzionale
promosso da Motore Sanità - a cui hanno partecipato i funzionari
della Regione Pietro Buono e Ugo Trama, dirigenti di area presso
gli uffici del Dipartimento Salute e i direttori generali delle
Asl e ospedali di tutta la Regione.
"La Campania negli anni per le vaccinazioni del piano nazionale
vaccini ha raggiunto i principali target fissati dal ministero
della Salute per la valutazione dell'adempienza ai fini dei Lea
(Livelli essenziali di assistenza) - ha detto Pietro Buono
Dirigente Staff tecnico operativo per la Salute in Regione
Campania
-attestandosi a oltre il 95% di popolazione target
vaccinata per l'esavalente dell'infanzia e il morbillo rosolia e
varicella. Ora puntiamo a migliorare lo standard anche contro
pneumococco, herpes zoster, papilloma e influenza stagionale".
Quest'ultima vaccinazione, contro un virus che quest'anno si è
presentato in una forma più virulenta e in anticipo rispetto al
picco natalizio, è nel 2022 in ritardo rispetto alle percentuali
attese. "Nel 2020, in piena pandemia - ha sottolineato Buono -
abbiamo raggiunto il 68% di copertura della popolazione di
riferimento con più di 65 anni e meno di 5 anni di età, nel 2021
siamo arrivati al 60% e per quest'anno puntiamo almeno al 65%
con la speranza di raggiungere, entro metà febbraio, quando
avremo il secondo picco di malattia, il 75% a fronte del 50 per
cento di copertura in una popolazione target formata da 1
milione di persone inserite nella fascia di ultra 65 enni".
Il Piano della Regione per il potenziamento dlele vaccinazioni
ai cronici si basa sul pieno utilizzo della Piattaforma
informatica Sinfonia in cui convogliare i dati delle
somministrazioni sul modello di quanto già attuato durante gli
ultimi due anni di vaccinazioni antiCovid. Gli ambulatori per i
cronici e le stesse Rsa e i reparti ospedalieri segnaleranno
alla Asl territoriale il fabbisogno di dosi, così i medici di
famiglia e le farmacie che, in base a un accordo appena
raggiunto, potranno offrire e somministrare anch'essi
l'antinfluenzale ai soggetti fragili e over 65 enni in
particolare diabetici e dializzati. Per questa nuova offerta
attiva intraospedaliera, della quarta dose di anticovid e della
vaccinazione anti pneumococco e anti Zoster, tutti i direttori
generali hanno messo in campo un Piano d'azione che segue le
indicazioni regionali. Piani specifici illustrati da Pasquale Di
Girolamo Faraone direttore sanitario dell'azienda ospedaliera
dell'università Vanvitelli, Da Giuseppe Longo, direttore
generale dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II, da
Anna Iervolino e Giuseppe Fiorentino rispettivamente direttore
generale e sanitario dell'azienda dei Colli, Rosario Lanzetta,
Direttore Sanitario AORN Moscati di Avellino, Emma Montella
della direzione sanitaria della Federico II ed Emilia Anna
Vozzella, direttore sanitario del Ruggi d'Aragona di Salerno.
Tra gli intervenuti anche Lorenzo Latella, segretario
Cittadinanzattiva Campania, Gianluca Pedicini, presidente
nazionale della conferenza delle persone con Sclerosi multipla e
referente territoriale della sezione provinciale Aism, Fabiana
Anastasio coordinatore associazioni pazienti diabetici
camoani
e
Silvia Tonolo, presidente dell'Associazione nazionale malati
reumatici Anmar.
"Secondo il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) - ha
poi concluso Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore
Sanità - la categoria dei gruppi di popolazione a rischio per
patologia è costituita quelli affetti da (patologie
cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, immunodepressione,
etc.) che li espongono ad un maggior rischio di contrarre
malattie infettive, spesso foriere di complicanze gravi che
pongono il paziente a rischio di vita. Per questo il Piano
nazionale fornisce un elenco dettagliato delle condizioni di
salute per le quali risulta indicata l'immunizzazione. Esempi di
intervento preventivo sono il vaccino anti-Herpes Zoster e il
vaccino anti-pneumococco per i pazienti anziani e fragili. Per
questo, oltre alla fascia d'età dei soggetti di 65 anni queste
due vaccinazioni sono offerte gratuitamente ai soggetti con
diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO, asma e quelli
destinati a terapia immunosoppressiva e con immunodepressione.
Ma nonostante queste indicazioni e anche se queste vaccinazioni
sono state introdotte nei LEA dal 2017 per chiamata attiva e
gratuita, le attuali coperture vaccinali risultano ampiamente
insoddisfacenti e richiedono una serie di interventi urgenti e
ben strutturati". Su questa scia la Regione Campania sta
tentando di attuare un modello virtuoso, utilizzando i centri
ospedalieri come punto di riferimento per le vaccinazioni.
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