"Ho dato mandato agli uffici competenti di avviare una verifica approfondita sul caso relativo al rifiuto di 31 Scuole superiori di accogliere un ragazzo con forme gravi di autismo. La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni. Non è tollerabile che episodi come questo accadano in un sistema educativo che deve garantire il diritto all'istruzione a ciascun alunno, indipendentemente dalla sua condizione. Ci impegnamo a trovare una soluzione adeguata". Così il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Il caso è quello di Tommaso, 15 anni e una forma di autismo severo, che i genitori hanno deciso di raccontare al Corriere della sera non solo per il figlio, che "vede svanire il proprio futuro", ma "per tutti i ragazzi che rischiano di restare senza il futuro positivo cui potrebbero, nonostante tutto, ambire". La famiglia, già a ottobre, si era rivolta al Servizio orientamento scolastico del Comune per gli alunni con sostegno, che a novembre aveva suggerito tre scuole adatte e teoricamente disponibili. In pratica non lo erano, così i genitori di Tommaso ne hanno contattate altre 28, da cui hanno ricevuto altrettanti rifiuti.
Le motivazioni? "Non abbiamo le strutture adeguate e il personale" e "abbiamo già troppi ragazzi disabili, non riusciamo a prenderci cura di tutti" le più numerose, ma c'è anche chi non ha risposto affatto. E a nulla sono valsi i tentativi di provare con scuole private. "Non immaginavamo - il commento dei genitori - che alla scuola fosse permesso di scegliere i propri alunni. Ma essere scartati a priori è esattamente quello che è successo a noi e a molte altre famiglie". Come a Yana, compagna di Tommaso alle medie, tetraplegica e con deficit cognitivo, che dopo tantissime chiamate, ha trovato aperta all'accoglienza solo una scuola di danza. Peccato che lei sia in sedia a rotelle.
"Bene ha fatto il ministro Valditara ad avviare una verifica sul caso di Tommy. I passi che dobbiamo compiere per rendere tutti gli ambiti della vita quotidiana inclusivi sono certamente ancora tanti, serve maggior impegno da parte di tutti per garantire la piena partecipazione alla vita quotidiana dal punto di vista civile, sociale, politico, culturale ed educativo nel nostro Paese". E' il commento della ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli sulla vicenda del 15enne autistico rifiutato da 31 scuole a Milano. "Attraverso il 'Progetto di vita' però abbiamo una occasione straordinaria - ha aggiunto - per scardinare la burocrazia e dare risposte mirate e concrete che accompagnino la persona in tutte le fasi della sua vita".
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