Sesta edizione progetto Memo, per un
futuro universitario inclusivo, supporto per studenti con ottimi
risultati scolastici e che, nella propria famiglia, con genitori
non laureati, rappresentano la prima generazione a voler
intraprendere un percorso universitario, garantendo l'accesso
agli studi anche in situazioni di possibile fragilità culturale
e socioeconomica. Si registra, si spiega dalla Scuola Sant'Anna
di Pisa che lo coordina, una "crescita significativa delle
domande, oltre 1300" da tutta Italia, "e dei partecipanti
selezionati, da 360 a 613, grazie alla collaborazione" tra
istituzioni accademiche italiane riunite nella rete Merita,
finanziata con fondi del Pnrr", di cui fanno parte la Scuola
Normale Superiore, il Collegio superiore dell'Università di
Bologna, la Scuola Galileiana di Padova e la Scuola superiore di
studi avanzati della Sapienza di Roma.
Per l'edizione di quest'anno, si spiega, "gli istituti
superiori che hanno risposto al bando sono oltre 300. Tra le
candidate e i candidati, il 38% proviene dal Sud, il 21 dal
Centro e dalle Isole, e il restante 41 dal Nord Italia. Questa
distribuzione, rappresentativa a livello geografico, dimostra la
capacità del progetto di raggiungere tutte le realtà sociali ed
economiche del Paese". Memo offre un percorso di formazione che
prevede incontri tematici, simulazioni di test di ammissione,
attività di mentoring personalizzato e momenti di formazione in
presenza nelle sedi delle scuole partner. Gli studenti
selezionati avranno l'opportunità di confrontarsi con
professionisti, docenti universitari e, appunto, con i tutor
universitari, creando un percorso di apprendimento che non solo
prepara all'università, ma insegna a gestire le sfide del
cambiamento. Per la rettrice della Sant'Anna Sabina Nuti "il
progetto Memoe rappresenta un investimento per il futuro della
nostra società. Non possiamo permettere che il talento di tante
ragazze e di tanti ragazzi vada disperso e non valorizzato in
modo adeguato a causa della scarsa cultura e proattività della
famiglia di provenienza", "l'educazione è l'unico strumento per
garantire una mobilità sociale effettiva".
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