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Giovani e pornografia, una generazione consapevole ma sola

Giovani e pornografia, una generazione consapevole ma sola

Parole O_Stili, educazione sessuale grande assente

11 febbraio 2025, 20:18

Redazione ANSA

ANSACheck
Guardando un tablet al buio foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Guardando un tablet al buio foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Qual è il rapporto dei giovani con la pornografia? Quanto sono consapevoli dei rischi legati alla fruizione di questi contenuti? A queste domande risponde l’indagine realizzata da Webboh Lab, il primo osservatorio permanente sulla Gen Z nato dall'incontro di Webboh con l'istituto di ricerca Sylla, per Parole O_Stili e diffusa in occasione del Safer Internet Day, l’11 febbraio. Lo studio, condotto su circa 1.000 giovani tra i 13 e i 20 anni, analizza il loro rapporto con la tecnologia, il consumo di pornografia, l’uso di piattaforme come OnlyFans e il ruolo dell’educazione sessuale.

Educazione sessuale: il web sostituisce la scuola e la famiglia

L’educazione sessuale è un tema su cui le nuove generazioni si sentono lasciate sole. Il 52,2% dei giovani dichiara di aver appreso più sulla sessualità da Internet che dalla scuola (37%). Se hanno dubbi, il 52,7% cerca risposte online, mentre solo il 27,8% si rivolge ai genitori e appena il 9,4% a un medico o un consulente.

Le differenze di genere sono significative. I ragazzi sono più esposti ai contenuti pornografici rispetto alle ragazze (40,3% contro 18,4% nella fascia 16-19 anni). Inoltre, i maschi scoprono la pornografia principalmente tramite gli amici (75,2%), mentre le ragazze vi accedono più spesso autonomamente via Internet (73,8%).

Nonostante il consumo di pornografia online, oltre il 75% dei giovani è consapevole dei rischi di furto di dati o hacking legati alla navigazione su siti pornografici.

Il 70% ritiene che la pornografia influenzi le aspettative su sesso e relazioni, con una valutazione media di 6,69 su 10. Questo effetto distorsivo è più evidente tra le ragazze, che sembrano percepirne maggiormente l’impatto.

Una generazione consapevole, ma sola nel dialogo sulla sessualità

Parallelamente, secondo l’indagine realizzata da Webboh Lab per Parole O_Stili e, diffusa in occasione del Safer Internet Day, i giovani dimostrano una crescente consapevolezza sui rischi legati alla diffusione di immagini private e alla sextortion. Il 78,1% ritiene fondamentale essere informato sui pericoli della sextortion, mentre quasi 1 giovane su 2 afferma di prestare maggiore attenzione ai contenuti che condivide per paura del revenge porn.

Tuttavia, il rapporto con il mondo adulto rimane complesso. Il 73,5% dichiara di parlare con i propri genitori, ma solo il 14,8% si sente davvero ascoltato. Inoltre, l’11,6% afferma di non essere mai preso in considerazione, soprattutto quando si parla del loro rapporto con la tecnologia (63,4%).

OnlyFans: tra business e percezione sociale

L’indagine ha approfondito anche il tema di OnlyFans. Il 76,7% dei giovani conosce la piattaforma, mentre il 17,1% la vede come un’opportunità di guadagno. In generale, l’atteggiamento verso l’uso di OnlyFans per fini economici oscilla tra accettazione e neutralità. Il 6,34 su 10 è il punteggio medio assegnato alla possibilità di utilizzarlo per guadagnare, mentre il 5,89 su 10 è il punteggio relativo alla fruizione di contenuti pornografici da parte dei propri amici.

Un tema centrale al Festival della Comunicazione Non Ostile

“La Gen Z si muove in un equilibrio complesso tra consapevolezza e vulnerabilità nell’era digitale.” spiega Stefania Crema, avvocata, esperta in diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minori e consulente di Parole O_Stili. “Da un lato, promuove il rispetto e il consenso, sfidando le norme tradizionali sulla sessualità; dall’altro, i social media normalizzano l’esposizione, aumentando il rischio di condivisione incontrollata e revenge porn. Il divario tra percezione del rischio e comportamenti concreti resta una sfida aperta.”

Sessualità e pornografia saranno tra i temi centrali della prossima edizione del Festival della Comunicazione Non Ostile, che si terrà il 21 e 22 febbraio a Trieste. Se ne parlerà in particolare nel panel “Spegni quel telefono! Minori e smartphone: che fare?”, in programma nella seconda giornata del Festival, sabato 22 febbraio. L’evento esplorerà il ruolo della scuola e della famiglia nella crescita delle nuove generazioni tra vita analogica e digitale.

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