Sono crollate le vendite di auto nuove in Russia dallo scorso 24 febbraio, primo giorno di attacco all'Ucraina.
E' quanto risulta all'agenzia Bloomberg, che ha contattato Svetlana Vinogradova, amministratore delegato di Rolf, il principale circuito di vendita del Paese, che ha registrato un calo delle vendite del 60% in marzo rispetto a febbraio.
Per l'intero anno la manager prevede un calo del 50% delle vendite di veicoli, portando il totale ai livelli della Spagna, che ha 1/3 della popolazione della Russia. In crescita i prezzi delle vetture, saliti di circa il 40% dopo la decisione dei produttori presenti nel Paese di bloccare i propri impianti.
E' il caso di Toyota, Volkswagen e Renault. Ford e Honda hanno sospeso le importazioni di auto e pezzi di ricambio, mentre Avtovaz, controllata da Renault, ha triplicato i propri prezzi.
Chi prospera in questa situazione sono i costruttori cinesi come Great Wall, che assembla in Russia le auto Haval, la cui produzione è cresciuta del 50% in un solo mese.
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