"La riunione di oggi a Palazzo Chigi è stata l'occasione per un confronto ampio su diversi temi della sanità a partire dalle liste d'attesa fino ai medici di famiglia. Un Servizio sanitario nazionale più efficiente e soprattutto più equo è obiettivo comune del Governo, delle Regioni e dei partiti di maggioranza per migliorare i servizi ai cittadini". È quanto ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Oggi, ha detto al termine dell'incontro il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, lasciando Palazzo Chigi, "era solo una discussione generale per fare il punto della situazione, non si è arrivati a nessuna conclusione, c'è stato solo l'inquadramento generale della situazione". Per le Regioni, ha spiegato, "ci sono più priorità: ovviamente abbiamo la grande sfida delle liste d'attesa, quella dei pronto soccorso, dell'emergenza-urgenza, la sfida dell'attrattività di alcune specializzazioni. Il tema sicuramente è grande. Adesso ci confronteremo anche all'interno della Conferenza e successivamente ovviamente con il governo".
A chi gli domandava se sono stati stanziati fondi a sufficienza, il presidente della Conferenza delle Regioni ha risposto: "I fondi mi sembra che siano stati messi, dopodiché più fondi ci sono e più siamo contenti. Però - ha rimarcato - se fosse solo un problema di fondi sarebbe quasi più facile. Il fatto è che secondo me dobbiamo affrontare il tema con serietà da più punti vista. Penso alla carenza di infermieri che ci sarà da qui ai prossimi anni, a come rendere maggiormente attrattive alcune professioni che sono fondamentali".
Per Fedriga sarebbe sbagliato governare con la volontà semplicemente del consenso immediato, specialmente in sanità. "O governiamo con la consapevolezza di quello che consegniamo, o governiamo con la volontà semplicemente del consenso immediato. Questo sarebbe sbagliato, soprattutto in termini di sanità. Dobbiamo raccontare ai cittadini come stanno le cose e raccontare la verità". Fedriga non si è sbilanciato sull'orizzonte temporale. "Non so dirlo, sicuramente - ha rimarcato - noi dobbiamo avere una consapevolezza: quello che si fa oggi lo vedremo nei prossimi anni, non nei prossimi mesi".
"Io ho fatto una riforma della rete oncologica regionale e ci siamo presi la responsabilità di farla sapendo che il risultato non le avremmo probabilmente nella mia legislatura ma sarà nelle prossime. O ci prendiamo questa responsabilità - ha concluso Fedriga - oppure l'Italia continuerà a guardare semplicemente alla prossima tornata elettorale e non invece alle risposte a dare ai cittadini".
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