- Sono pari al 2,7%, del totale esaminato di 635 unità, i campioni alimentari sul territorio positivi agli Ogm (Organismi geneticamente modificati), una percentuale di poco inferiore all'anno precedente. Mentre "nessuna non conformità" è stata rilevata sui 119 campioni all'importazione. Gli integratori alimentari (25% di positività), le bevande vegetali (11,9%) e gli snacks, i dessert e altri alimenti (9,7%) sono i prodotti con la maggiore presenza di Ogm nel settore 'convenzionale', mentre nel biologico le uniche positività (10,3%) si registrano tra le bevande vegetali.
Questi i primi risultati, relativi al 2023, del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di Ogm negli alimenti, della Direzione Generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute, in atto per gli anni 2023-2027.
Coinvolti nei controlli sono diversi Enti e istituzioni: le Regioni e le Province autonome; le Asl; i Posti di controllo frontalieri (Pcf); gli Iizzss, le Arpa e le Asl, facenti parte del Network Italiano dei laboratori Ogm (Nilo); il Crogm, che opera anche in qualità di Laboratorio Nazionale di riferimento; e l'Iss.
Nel corso dell'attività di controllo sul territorio sono stati campionati prodotti trasformati e materie prime/intermedi di lavorazione principalmente a base di mais, di soia e di riso.
Se i campioni positivi sono 14, sul totale di 532, in totale le positività accertate sono 28 (considerando che un alimento può registrare la presenza di diversi ogm). Di questi la quasi totalità risulta ascrivibile ad eventi di soia Gm. A integratori, bevande vegetali e snacks, nella classifica con le più alte positività, seguono i prodotti per lattanti e bambini (5,9%) e granelle, creme e farine di mais, di riso e miste. La positività agli Ogm di appena il 2,7%, si legge nel rapporto relativo al 2023, "conferma ulteriormente sia che gli operatori del settore alimentare pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall'approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia che i controlli ufficiali messi in atto dimostrano la loro efficacia". Tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2023, "si può confermare - aggiunge il report - che sul mercato italiano nei prodotti alimentari la presenza di Ogm autorizzati negli alimenti continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, inferiori al limite di quantificazione, e che vengono rispettati i requisiti d'etichettatura previsti dalla normativa vigente".
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