Per la Coldiretti Toscana, il
nuovo Codice della strada frena le vendite di vino nella regione
ed ha già provocato nei primi mesi del 2025 la riduzione tra il
10% ed il 20% del fatturato delle imprese vitivinicole. E' una
stima che Coldiretti Toscana ha evidenziato in occasione della
campagna 'Keep calm and bevi vino italiano' lanciata insieme a
Filiera Italia e Fipe-Confcommercio a Verona durante il Vinitaly
e ora presentata a TuttoFood.
"La sicurezza e la vita delle persone sono al primo posto.
Quando una legge riesce a salvare vite è una legge efficace che
va sostenuta ed applaudita", spiega la presidente di Coldiretti
Toscana, Letizia Cesani, però "la campagna mediatica che ha
accompagnato l'introduzione delle modifiche del Codice della
strada ha maturato nell'opinione pubblica un messaggio non
corretto: non si può guidare se bevi. E' stato uno spot dannoso
per i viticoltori, per i ristoratori, per la filiera del cibo e
per la stessa legge poiché non dice assolutamente che non si
debba consumare vino. I limiti di consumo sono rimasti gli
stessi di un anno fa e dell'anno prima (0,5 g/l), ad essere
cambiate sono le sanzioni che sono più severe. L'aver posto
l'accento su quest'ultimo aspetto ha spaventato i consumatori".
Secondo Coldiretti Toscana è "necessario correggere il tiro e
raddrizzare la rotta per non penalizzare ulteriormente un
settore importante ed una bevanda, il vino, che è una componente
della Dieta Mediterranea. Al ristorante, così come in
agriturismo o a casa propria, si può bere con consapevolezza e
moderazione e allo stesso tempo ci si può mettere alla guida in
sicurezza. E' questa la grande differenza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA