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Agea al Vinitaly, fare sistema per promozione verso paesi terzi

Agea al Vinitaly, fare sistema per promozione verso paesi terzi

'Con sigle e consorzi del vino, Ue, Regioni e tutta la filiera'

ROMA, 07 aprile 2025, 16:42

Redazione ANSA

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Agea al Vinitaly, fare sistema per promozione verso paesi terzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Agea al Vinitaly, fare sistema per promozione verso paesi terzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fare squadra e semplificare le procedure per la promozione del vino nei paesi terzi. E' il messaggio lanciato da Agea dopo i dazi Usa, in un evento promosso al Vinitaly con la partecipazione delle sigle nazionali e i consorzi di filiera. Per Luca Rigotti di Confcooperative-FedagriPesca, le parole chiave sono "dinamicità e flessibilità" e rafforzare un confronto attivo e collaborativo con Ue, Masaf e Agea per evitare di perdere la competitività italiana.
    "La pragmaticità passa per la semplificazione che deve essere effettiva e concreta", ha detto Cristina Tinelli di Confagricoltura, nel definire la situazione dei dazi "difficile ma di vigile attesa, anche sulle barriere non tariffarie ma senza allarmismi". Anche la posizione di Federdoc è quella di aprire nuovi scenari in cui le istituzioni hanno una parte fondamentale. La priorità, ha affermato Filippo Mobrici, è focalizzare l'attenzione sulla resilienza del Paese. Per Carmen Caruccio di Unione Italiana Vini, occorre agevolare e tutelare le aziende nelle attività programmate e nella rimodulazione delle azioni durante la progettazione. Secondo Fabio Refrigeri di Coldiretti, "è il primo weekend dopo i dazi aspettiamo di vedere cosa succede, introdurre deroghe è prezioso ma vediamo se c'è qualche altro mercato". Domenico Mastrogiovanni di Cia, chiede "un vocabolario condiviso che faccia capire ai piccoli come muoversi e intercettare progetti facili da realizzare".
    Alessandro Cuscianna di Copagri fa notare che "il mercato ora è spaventato e il pensiero è come procedere per acquistare nuovi sbocchi per non essere così dipendenti dagli Usa". Per Stefano Sequino del Consorzio Doc delle Venezie, che esporta 230 milioni di cui la cui metà negli Usa "il consolidamento dei mercati è una necessità e occorra presidiarli anche se maturi. Mollare sulla promozione significa, infatti, lasciare spazio ad altri prodotti non italiani". Tutti messaggi condivisi dal direttore di Agea, Fabio Vitale che ha tirato le somme dei lavori: "Dobbiamo fare sistema: con Ue e Regioni e soprattutto con la filiera, la gestione del dato ha significato una rivoluzione con una visione che sta dando i suoi frutti a 360°: dalle erogazioni relative agli interventi unionali, al supporto del settore attraverso la gestione del rischio".
   

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