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Dazi, a rischio più i vini fermi imbottigliati che le bollicine

Dazi, a rischio più i vini fermi imbottigliati che le bollicine

Bmti, prima analisi su impatto della competitività per l'Italia

ROMA, 07 aprile 2025, 17:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'introduzione dei dazi Usa in termini di competitività dei vini italiani mette a rischio più i vini fermi imbottigliati, dove c'è maggiore concorrenza extra Ue che gli sparkling, visto che i principali esportatori sono europei e quindi soggetti tutti allo stesso dazio aggiuntivo del 20%. E' quanto emerge dalla prima analisi sulle attività dei Paesi concorrenti, realizzata da Bmti, a fronte della rivoluzione tariffaria sui mercati. Con l'introduzione del dazio aggiuntivo del 20%, le imprese statunitensi che importano vino dovranno sostenere un aumento dei costi, con ripercussioni sui volumi di consumo e sulla selezione dei prodotti.
    Per quanto riguarda gli sparkling, l'accesso al mercato americano resta dominato dai Paesi Ue (65% Italia, 20% Francia e 12,5% Spagna.) su cui grava lo stesso dazio del 20%; secondo Bmti il Paese che potrebbe beneficiare di una posizione vantaggiosa è l'Argentina che, nel 2024, è stato il quinto Paese per volumi esportati negli Usa e che beneficerà di un dazio relativamente vantaggioso (10%) rispetto ai competitor europei.
    Una facilitazione competitiva che va comunque letta e dimensionata alla luce dell'attuale peso decisamente residuale, dei vini sparkling argentini (0,3% del totale) rispetto a quelli italiani ed europei. Diverso è il mercato dei vini fermi imbottigliati che non è di 'quasi esclusiva' competenza europea.
    Tra i primi 10 paesi esportatori, infatti, ce ne sono 5 non europei, con una quota minoritaria ma non trascurabile. La nuova geografia dei dazi darebbe quindi vantaggi competitivi a un gruppo di Paesi concorrenti a quelli europei, come Australia, Nuova Zelanda, Cile e Argentina, che nel 2024 hanno prodotto insieme circa il 30% dei vini fermi importati dagli Stati Uniti e che vedranno sui propri vini un dazio aggiuntivo di solo il 10%.
   

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