Si intitola 'Lucio Pozzi: qui dentro / in here' e celebra una carriera di 60 anni dell'artista italiano naturalizzato statunitense. Magazzino Italian Art, il centro artistico e culturale a Cold Spring dedicato all'arte italiana del Dopoguerra e fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, ha inaugurato la mostra che rimarrà allestita fino al 23 giugno 2025 presentando una selezione di oltre 30 opere astratte dell'artista nativo di Milano realizzate nel corso dei suoi 60 anni di carriera, con una varietà di stili che rivelano la sua abilità artistica e il suo impegno nella continua sperimentazione.
La mostra, curata dal critico David Ebony in collaborazione con la direttrice artistica di Magazzino, Paola Mura, celebra anche il novantesimo compleanno di Pozzi ed è stata inoltre realizzata in stretta collaborazione con lo stesso artista, il cui lavoro è principalmente una continua indagine sull'impatto emotivo e intellettuale della forma astratta. 'qui dentro / in here' offre una prospettiva inedita sulla produzione di un maestro in continua evoluzione e la sua opera si colloca idealmente tra il Minimalismo americano e l'Arte Povera italiana.
"Qualsiasi combinazione di idee, materiali e processi può produrre arte - ha spiegato Pozzi - tutto dipende da come viene realizzata. Mi preme produrre un pensiero e un'emozione intensi nei termini unici di ogni singola opera che realizzo. Detesto predeterminare l'originalità, la novità, la coerenza e lo stile. Emergono a mia insaputa. Mi aspetto che gli spettatori non si chiedano cosa volessi dire, ma che ricreino l'opera mentre la osservano".
La mostra comprende opere significative come le sculture metalliche 'Elbow' e 'Elbow Too', entrambe del 1963, 'Quartet' (1984), che suggerisce la corrispondenza dell'autore con l'ambito modernista e l'ambiente naturale della Mid-Hudson Valley, dove vive parte dell'anno e dove è anche collocato Magazzino Italian Art. Esposta anche la celebre serie Rag Rug, 'The Darkness of the Soul (1996). "Presentare Lucio Pozzi: qui dentro / in here insieme con la mostra Maria Lai. A Journey to America (visibile al pubblico fino al 28 luglio) nel più ampio contesto della collezione degli artisti dell'Arte Povera - ha detto la direttrice artistica Paola Mura - offre la rara opportunità per approfondire la conversazione su entrambi gli artisti. Questo dialogo arricchisce la nostra comprensione dell'arte italiana dal dopoguerra a oggi, invitando il pubblico a esplorare l'interazione tra le loro opere e ad apprezzare le qualità distintive che li definiscono".
Oltre alle mostre dedicate a Pozzi e alla Lai, Magazzino ospita anche una collezione permanente di Arte Povera.
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