Fino al 23 febbraio, negli spazi
dell'Opificio Golinelli a Bologna, sarà visitabile
gratuitamente, su prenotazione, la mostra 'Echoes of Africa', un
nucleo di opere d'arte africane dalla collezione privata di
Marino Golinelli. Dopo 'I Preferiti di Marino. Capitolo I',
Echoes of Africa è la seconda selezione aperta al pubblico di
opere d'arte raccolte da un uomo che ha fatto dell'arte, come
della scienza, la sua passione. L'arte amata non solo per il suo
valore estetico ma per la sua capacità di stimolare riflessioni
sulla bellezza che emerge dal confronto tra culture, linguaggi,
media e tradizioni.
L'esposizione offre uno sguardo originale sulla creatività
contemporanea africana, proponendo un caleidoscopio di
espressioni artistiche, tecniche e materiali, con 16 opere,
tutte realizzate dopo il 2000, di altrettanti artisti e artiste
di fama internazionale che affrontano temi universali come
l'identità, la memoria, la spiritualità, la migrazione e la
sostenibilità: Leila Alaoui, Jano Januario, Gonçalo Mabunda,
Joël Andrianomearisoa, Abdoulaye Konaté, Rita Mawuena Benissan,
Cameron Platter e Soly Cissé. Attraverso un'attenzione
particolare all'uso innovativo di materiali di recupero,
tecniche artigianali tradizionali e un profondo simbolismo
culturale, le opere propongono un dialogo tra tradizione e
modernità, dimensione locale e globale, restituendo una visione
potente e autentica dell'attuale panorama artistico africano.
Ognuna delle opere esposte racconta una storia di resilienza e
trasformazione, offrendo una narrazione visiva che sfida
stereotipi e ridefinisce il ruolo dell'arte africana nel sistema
dell'arte globale.
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