"È dal 2023 che è scaduto il Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne e il Governo non ha ancora emanato il nuovo piano. ActionAid denuncia ancora una volta questo ritardo. Un esempio di questi ritardi è il bando "Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di informazione e sensibilizzazione ...", pubblicato a febbraio 2022 e destinato a finanziare, con 2 milioni di euro, programmi di prevenzione primaria, cioè tutto ciò che aiuta a trasformare le cause profonde della violenza sulle donne. Nonostante l'urgenza, la graduatoria definitiva è stata approvata solo a gennaio 2025, oltre due anni dopo l'apertura del bando", scrive ActionAid.
L'associazione sottolinea "come il ritardo e la mancanza di una nuova strategia nazionale non sia solo il segnale di una lentezza amministrativa ingiustificabile, ma rappresenta l'ennesima dimostrazione che la violenza maschile contro le donne non è in alcun modo una priorità politica di questo Governo. Una mancanza di priorità che produce effetti devastanti, come gli ultimi femminicidi di giovanissime donne dimostrano. ActionAid chiede da anni di intervenire sulle cause culturali della violenza maschile contro le donne con azioni di prevenzione primaria diversificate, strutturali e adeguatamente finanziate nell'Asse Prevenzione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2024-2026, ancora in corso di stesura".
ActionAid chiede che "l'educazione all'affettività e alla sessualità deve diventare parte integrante dei percorsi scolastici fin dalla prima infanzia ma anche campagne di sensibilizzazione diffuse e continuative, formazione obbligatoria per dipendenti e dirigenti del settore privato e pubblico su contrasto agli stereotipi, parità di genere e violenza. È essenziale intervenire sui media, sui social, nell'industria culturale e dell'intrattenimento e nel mondo dello sport".
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