Nessun convegno su Umberto Eco per
almeno dieci anni. La richiesta arriva dallo stesso professore,
che nel suo testamento chiede di non organizzare o promuovere
giornate di studio su di lui, come aveva detto diverse volte ai
suoi allievi. La moglie Renate lo ha riferito alla semiologa
Patrizia Violi, che ha diffuso la richiesta di Eco, morto il 19
febbraio a Milano.
"La notizia ci è stata data dalla professoressa Violi la
scorsa domenica - ha detto a margine di un incontro l'assessore
alla Cultura di Bologna, Davide Conte - quando stavamo
inaugurando la piazza coperta della Sala Borsa che ha ora il
nome di Umberto Eco. Il nostro non era un convegno sul
professore, ma solo un'iniziativa per ricordarlo. Comunque non
abbiamo in programma convegni per il futuro".
Gli allievi - racconta l'edizione bolognese di Repubblica che
ha anticipato la notizia - hanno intenzione di rispettare la
volontà del semiologo e non organizzeranno convegni, né vi
parteciperanno se dovessero essere organizzati da altri.
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