/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Legambiente, si lavori per ridurre inquinamento allevamenti

Legambiente, si lavori per ridurre inquinamento allevamenti

In Pianura Padana, 'prima causa emissioni di ammoniaca e metano'

ROMA, 06 febbraio 2025, 12:11

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

In Val Padana l'inquinamento è causato anche dal settore primario. Siamo in quel periodo dell'anno in cui gli allevatori distribuiscono sui campi vicini i contenuti dei serbatoi colmi di liquami, un processo che produce particolato sottile per via delle esalazioni di ammoniaca. Lo ricordano i comitati Legambiente di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, che a Regioni e Arpa chiedono di "ridurre e monitorare le emissioni da stalle, campi agricoli e risaie".
    "Le regioni Padane - scrivono - non saranno in grado di adeguarsi agli obblighi della nuova direttiva europea sulle concentrazioni di inquinanti, a meno di affrontare anche il nodo delle emissioni che derivano dalle attività agricole e, soprattutto, zootecniche, che vedono concentrarsi nelle quattro regioni settentrionali l'85% dei suini e il 65% di tutti i bovini allevati in Italia", ma anche ovaiole e polli da carne.
    L'intensità degli allevamenti qui "è la prima causa delle emissioni di ammoniaca e metano - aggiungono - sostanze che, combinandosi con i gas da traffico, sono precursori l'una della formazione di particolato secondario, responsabile dello smog invernale, e l'altro della produzione atmosferica di ozono, da cui dipende la formazione di smog fotochimico nella stagione estiva".
    Problemi che sono anche stati trattati in un documento sviluppato da Legambiente nell'ambito di 'Methane Matters', la coalizione europea impegnata per il rispetto degli accordi globali per la riduzione delle emissioni di metano, e in cui sono descritte le soluzioni possibili, dall'interramento dei liquami al ricorso alla digestione anaerobica, in impianti ad alte prestazioni, per trasformare il problema delle emissioni di metano da scarti organici in una risorsa energetica rinnovabile.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza