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Due anni di Daspo alla mamma che ha insultato una cestista, nessuna squalifica alla ragazza

Due anni di Daspo alla mamma che ha insultato una cestista, nessuna squalifica alla ragazza

Basket, a Cesena 3 turni a porte chiuse per le offese di una madre-tifosa

BOLOGNA, 07 febbraio 2025, 21:16

Redazione ANSA

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Un pallone da basket - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un pallone da basket - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quelle parole, "sei una scimmia" urlate dagli spalti della palestra Carim di Rimini verso una giocatrice di basket 17enne - e rilanciate in un video postato su Facebook che ha poi fatto il giro d'Italia - costano caro a una 'mamma-tifosa' di Cesena raggiunta da un Daspo di due anni, per cui non potrà assistere a nessuna manifestazione sportiva, affibbiatole dalla Questora di Rimini, Olimpia Abbate.

Intervenuta così, sui fatti dello scorso lunedì quando la donna, madre di due avversarie della giovane, aveva apostrofato in maniera becera la ragazza in campo nel derby tra la Happy Basket Rimini e la Nuova Virtus Cesena nel campionato di pallacanestro femminile Under 19.

Quando era piovuto quell'insulto, l'atleta aveva lasciato il parquet per dirigersi verso la tribuna e raggiungere la tifosa. E per questo, a norma di regolamento, era stata espulsa rischiando una squalifica. Adesso, a una manciata di giorni dalla partita, il giudice sportivo della Fip dell'Emilia-Romagna ha deciso che per lei, 17enne di colore residente a Santarcangelo di Romagna, può bastare una "deplorazione" riconoscendole l'attenuante di avere reagito ad una grave offesa, inequivocabilmente discriminatoria e razzista.

Epilogo invocato a gran voce, in maniera trasversale sulla rete e fuori, e decretato dal giudice sportivo che ha invece disposto per la Nuova Virtus Cesena 3 turni a porte chiuse a causa del comportamento discriminatorio della sua sostenitrice. Figura da cui, ben prima dell'arrivo del Daspo, la squadra cesenate - che aveva immediatamente fatto sentire la sua vicinanza alla giovane riminese e stigmatizzato il comportamento della donna in una lettera pubblicata sul suo sito - ha preso le distanza in maniera netta e inequivocabile.

La sezione basket femminile della Nuova Virtus che ha al vertice due leggende della palla a spicchi italiana come Ivana Donedel e Mara Fullin, ha fatto sapere alla donna, come riporta la stampa locale, di non essere persona gradita invitandola a non presentarsi più a qualsiasi evento legato alla squadra.

In attesa dell'esito delle indagini aperte sul caso dalla Procura Federale della Fip e archiviato il ritorno in campo della 17enne - martedì sera nella vittoria della Happy Basket Rimini contro Castel San Pietro per 63-44 in cui ha segnato 5 punti - domenica ci sarà sarà l'occasione per le due società romagnole investite, loro malgrado, dal clamore mediatico, di scrivere una nuova pagina. Più edificante.

Le due formazioni maggiori, che militano nel campionato femminile di Serie B - con Rimini a quota 22 punti in classifica e Cesena subito dietro a 20 - si sfideranno sul parquet della Nuova Virtus e, per l'occasione, i due club hanno pensato a una iniziativa condivisa con le giocatrici a entrare in campo indossando una maglia con la scritta 'No al razzismo'. Facendo calare il sipario su una vicenda che il presidente della Fip, Gianni Petrucci non aveva esitato a definire subito "vergognosa e incommentabile".

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