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Fim-Fiom-Uilm: 'Per Berco intervenga Urso su Thyssenkrupp'

Fim-Fiom-Uilm: 'Per Berco intervenga Urso su Thyssenkrupp'

'Follia i licenziamenti, porre fine a una gestione scellerata'

ROMA, 08 febbraio 2025, 14:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ROMA, 08 FEB - Il ministro Urso intervenga su Thyssenkrupp, si ponga fine alla gestione scellerata di questo management" chiedono, sulla vertenza Berco, con una nota unitaria le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm.
    "Il ministro Urso convochi al più presto i vertici di Thyssenkrupp per riportare equilibrio nella gestione di una crisi che ha visto le organizzazioni sindacali e i lavoratori, come sempre nelle situazioni di crisi aziendale, essere a disposizione per fare quanto in loro disponibilità per salvare i posti di lavoro. Copparo e Castelfranco meritano di più. La mobilitazione dei lavoratori continuerà fin quando non avremo risposte certe sul prosieguo della vertenza", scrivono i sindacati. Che spiegano: "Abbiamo appreso in queste ore che l'azienda Berco ha avviato, in spregio delle istituzioni Italiane e del lavoro che presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy le organizzazioni sindacali e i tecnici Mimit hanno messo in campo per far fronte alla crisi aziendale, una nuova procedura di licenziamenti collettivi. La stessa azienda ha comunicato ai dipendenti questa sua decisione adducendo false accuse a Fim Fiom Uilm. La verità è che il management non ha mai voluto discutere veramente le soluzioni ma solo imporre il proprio volere a discapito dei lavoratori licenziando e tagliando i salari".
    Fim Fiom e Uilm "non accettano assurde proposte di cancellare in toto la contrattazione aziendale e tagliare di oltre il 40% il salario dei dipendenti", e "non sono disponibili a licenziamenti a maggior ragione quando sono ingiustificabili.
    Follia, anche a fronte dell'incontro già programmato per il prossimo 13 febbraio presso la sede del Mimit. È chiaro come questo management continui nella sua unica capacità di voler provocare le Istituzioni, il ministero e i lavoratori con i loro rappresentanti. Non è accettabile che si consenta ancora a questa gestione di prendersi gioco del nostro paese e dei lavoratori che lo sostengono".

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