BOLOGNA, 09 FEB - Il presidente emiliano-romagnolo Michele de Pascale è pronto ad aprire il capitolo delle delocalizzazioni nella più ampia partita della gestione ricostruzione post alluvioni: "L'obiettivo è arrivare in un mese alla definizione dell'ordinanza", annuncia de Pascale al Corriere di Bologna, assicurando che "il meccanismo non sarà impositivo, ma facoltativo. Procederemo agli espropri solo in casi estremi, se c'è pericolo per l'incolumità delle persone ad esempio. Ma chi decide di rinunciare alla possibilità della delocalizzazione si assume la responsabilità di rimanere". Sul tema ieri aveva aperto il commissario alla ricostruzione Fabrizio Curcio in un'intervista all'edizione locale di Repubblica. Intanto domani, alle 16, riporta la stampa locale, i comitati degli alluvionati incontreranno in Regione proprio Curcio.
"Stiamo lavorando fianco a fianco con il commissario Curcio. L'impegno - dice de Pascale al Corriere di Bologna - è quello di condividere ogni nuovo atto con i Comuni, ascoltando anche i comitati nati dai cittadini colpiti dall'alluvione". De Pascale sottolinea che le delocalizzazioni "saranno l'eccezione, non la regola. Uno strumento utilizzabile in un numero molto ridotto di casi. È fondamentale chiarire ai cittadini che per il 95% delle persone colpite dall'alluvione stiamo lavorando per mettere in sicurezza il territorio". Ci sono però "punti impossibili da proteggere. Case praticamente 'dentro' a un fiume, che in alcuni casi hanno problematiche da 10-15 anni. Se c'è un agriturismo in una golena come fai? E poi - ricorda il governatore - ci sono aree in cui si dovranno realizzare casse di espansione, o servitù di allagamento".
L'ordinanza sulle delocalizzazioni metterà a disposizione due strumenti in caso di situazioni di particolare rischio: un indennizzo economico e uno di carattere più urbanistico: "Ci possono essere casi in cui viene dato un indennizzo ai cittadini per acquistare un'altra abitazione, oppure casi — spiega de Pascale — in cui grazie ad accordi urbanistici si darà la possibilità di ricostruire in una zona sicura, indennizzando il costo di costruzione".
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