BRUXELLES- "È una questione che riguarda gli Stati membri se vogliono separare" i dossier dell'allargamento di Ucraina e Moldavia. La Commissione non lo sta chiedendo "in anticipo e in modo proattivo, quindi se gli Stati membri vogliono farlo, possono discuterne e concordarlo". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea durante il briefing quotidiano alla stampa in merito alle dichiarazioni della commissaria all'allargamento Marta Kos.
In un'intervista a Radio Free Europe, la slovena aveva affermato che si sta valutando di separare i due dossier davanti al persistere del veto ungherese sull'Ucraina, ma non sulla Moldavia su cui il consenso è unanime. "Restiamo pienamente impegnati a fornire il necessario sostegno tecnico, finanziario e politico sia alla Moldavia che all'Ucraina per portare avanti le loro riforme", ha spiegato il portavoce, specificando che la "decisione finale" per l'apertura del primo cluster dei negoziati di adesione "è nelle mani degli Stati membri".
"Per quanto riguarda la nostra valutazione, in merito all'adesione all'Ue abbiamo constatato che sia l'Ucraina che la Moldavia hanno compiuto progressi costanti nelle riforme e c'è un chiaro impegno. Il nostro processo di screening, insieme all'Ucraina e alla Moldavia, sta avanzando a un ritmo molto rapido" ha aggiunto.
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