Nel manga '20th Century Boys', importante testimonianza del fumetto giapponese, il protagonista e i suoi amici sono in difficoltà nel decidere quali padiglioni visitare all'Expo di Osaka del 1970. Sono troppi, tutti appaiono imperdibili e alla fine i ragazzi decideranno di non andare. Non sarà così per i circa 30 milioni di visitatori attesi per la fiera universale di Expo 2025 Osaka. L'esposizione universale aprirà ufficialmente le sue porte domenica, ma già sabato nella città giapponese andrà in scena una cerimonia di pre-apertura con l'imperatore Naruhito.
Il 13 aprile si taglierà ufficialmente il nastro dell'Expo, una vetrina globale cui parteciperanno circa 160 Paesi e 9 organizzazioni internazionali che si presenteranno al pubblico con i propri padiglioni, oltre a quelli Signature, nei quali saranno in mostra idee innovative provenienti dal Giappone per un futuro più sostenibile e interconnesso.
E tra i giapponesi c'è molta attesa per la struttura italiana disegnata dall'archistar Mario Cucinella, prima nei sondaggi tra quelle da visitare nei prossimi mesi, fino al 13 ottobre quando Expo 2025 Osaka chiuderà i battenti. Il Padiglione Italia è risultato infatti al primo posto nei voti dei telespettatori di due emittenti giapponesi che hanno invitato in studio il Commissario generale per l'Italia a Expo, l'ambasciatore Mario Vattani.
Con lui a tagliare il nastro del padiglione italiano il 13 aprile ci sarà il ministro degli Affari esteri e vicepremier Antonio Tajani. "Al padiglione è previsto un milione di visitatori, sarà la vetrina del meglio del made in Italy" ha ricordato Tajani, sottolineando che il governo ha focalizzato "i mercati extra-Ue dove l'Italia deve puntare, soprattutto in Asia, America Latina e Africa".
Insieme al ministro degli Esteri ci saranno, tra gli altri, anche Barbara Cimmino, vicepresidente per l'Export e l'attrazione degli investimenti, Marco Granelli, presidente di Confartigianato, Matteo Lunelli, presidente di Altagamma, Matteo Zoppas, a capo dell'ICE Agenzia, Regina Corradini d'Arienzo, Amministratore delegato di Simest, e Alessandra Ricci, Amministratore delegato di Sace.
In mostra nella cornice italiana ci saranno opere inestimabili come la Deposizione di Cristo di Caravaggio, che arriverà in Giappone grazie al Vaticano, ospitato per per la prima volta nel Padiglione Italia, e quattro disegni del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, esposti a rotazione per tutta la durata di Expo.
Osaka è pronta. D'altronde per la patria dei takayaki, le polpette di polpo fritte tipiche della città, non sarà una novità assoluta visto che oltre all'evento del 1970 si è svolta qui anche l'edizione dell'esposizione del 1990.
Ma sarà la prima volta di un'esposizione universale con affaccio sul mare, attorno all'isola artificiale di Yumeshima.
Sulla terra, invece, a farla da padrone sarà il Grand Ring, la struttura in legno progettata dall'architetto giapponese Suo Fujimoto che con il suo diametro esterno di 675 metri è una delle più grandi nel suo genere al mondo.
A vegliare sull'esposizione universale sarà la mascotte Myaku-Myaku, una figura nata concettualmente dalla fusione tra cellule e acqua, che incarna la capacità di adattamento. Un concetto che si ritrova anche nel tema di Expo 2025, "Designing Future Society for Our Live". Il ragionamento sul futuro si articolerà in altri tre focus: Connecting Lives (Connettere vite), una sezione dedicata alle connessioni tra persone e comunità, Empowering Lives (Potenziare vite), che punta a migliorare la qualità della vita individuale con l'uso dell'intelligenza artificiale e robotica, e Saving Lives (Salvare vite). Una mascotte che affiancherà nei prossimi sei mesi 'Italia-chan', quella italiana pensata e realizzata da Simone Legno per promuovere il 'saper fare' del made in Italy insieme ai tanti Ambassador: da Junko Koshino, stilista e designer, fino a Ken Okuyama e Toshiyuki Kita, solo per citarne alcuni.
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