/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omicidio Resinovich: il marito di Liliana è in Austria, 'farò un giro del lago in bici'

Omicidio Resinovich: il marito di Liliana è in Austria, 'farò un giro del lago in bici'

Sebastiano Visintin è indagato: 'In Carinzia per riposarmi, non sono preoccupato'

TRIESTE, 12 aprile 2025, 19:19

Redazione ANSA

ANSACheck
Visintin è in Austria,  'farò un giro del lago in bici ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Visintin è in Austria, 'farò un giro del lago in bici ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' partito stamani intorno alle 6,30, prima che i giornalisti assediassero la sua casa, dopo aver appreso la notizia di essere indagato nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio della moglie, Liliana Resinovich.

Dopo un paio di ore di auto, transitando per la Slovenia, Visintin è giunto a Villacco (Villach; Carinzia, Austria), meta turistica di tanti triestini. "Sono venuto a riposarmi, non sto bene, oggi mi sento un po' meglio, ho anche qualche problema fisico" ha specificato al telefono. Ma non è preoccupato per la vicenda: "Pensavo di essere indagato, non mi aspettavo però di essere l'unico indagato. Penso che anche altri dovrebbero stare sotto la lente" degli inquirenti. E annunciando un giro in bici intorno al lago di Felden e nel pomeriggio una sauna cui far seguire una lauta cena, Sebastiano ha detto di essere "molto tranquillo", forte del fatto che "verifiche sono state fatte minuziosamente più volte".

Tutto certificato, dice: la mattina del delitto era a casa, poi il passaggio nel laboratorio, la go-pro, i miei cellulari". D'altronde, "secondo te uno che uccide la moglie poi prende la go-pro e va in giro per il Carso in bici?". Ma torniamo all'Austria: "Da 30 anni siamo sempre gli stessi amici, facciamo le solite cose, si mangia, si beve ... un tuffo nel lago gelato tira su il morale. Ci sono belle signorine..." Quando tornerà a Trieste? "Non te lo dico", risponde. E non lo dice nemmeno la Procura, chiusa in un silenzio che fa presagire nuovi sviluppi giudiziari. Ad esempio, Visintin potrebbe essere interrogato; un'ipotesi che sembra avvalorata dal silenzio di un'altra parte in causa, la difesa del vedovo, irraggiungibile da ieri sera. Parlano invece il fratello di Liliana, Sergio Resinovich, e l'amico con il quale forse sarebbe dovuta andare a convivere, l'ultraottantenne Claudio Sterpin. "Non sapevo niente, non sapevo che fosse stato indagato e non posso dire che sono contento - ha detto oggi Sergio telegraficamente - Ma sono invece contento del fatto che finalmente c'è questo nuovo team di investigatori che sta facendo il suo lavoro".

"Spero vadano avanti, facciano il loro lavoro", ha concluso. Pochi giorni fa Sergio, esprimendo una serie circostanziata di accuse, aveva ribadito - come fatto più volte in questi anni con lettere alla magistratura o oralmente in interviste - che occorreva indagare su Sebastiano Visintin e familiari e persone che gli sono vicini, parlando di femminicidio con un movente non solo economico ma anche di volontà di 'controllo'. Analogamente, Sterpin oggi ha detto che "da tre anni" aspettava "questo momento. Finalmente!". Anche se "è sempre troppo tardi perché questa cosa dovevano farla gli investigatori di allora e invece si sono dimostrati almeno negligenti, altrimenti si sarebbero accorti di tutte le incongruenze" del caso.

Poi, un ringraziamento a Sergio e altri parenti "che si sono sempre battuti in modo forte per evitare che il corpo di Liliana venisse cremato. Altrimenti il caso non avrebbe mai avuto" questo sviluppo. Difatti la svolta - dopo il rifiuto del Gip Luigi Dainotti di archiviare il caso - si è avuta con la relazione medico legale della antropologa forense Cristina Cattaneo e dei medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone e dall'entomologo Stefano Vanin. Per eseguirla, è stato necessario riesumare la salma. La relazione è atterrata sul tavolo del pm con grande ritardo - 13 mesi dall'incarico - ma è stata rivoluzionaria: Liliana è stata uccisa, non ci sono elementi per sostenere la tesi del suicidio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza