La contraddizione tra la bellezza di
un antico continente, l'Asia, e la sua dissoluzione per il
materialismo e il conformismo di matrice occidentale. E' il
motivo ispiratore degli scatti selezionati dall'Archivio
Terzani, 30 immagini che compongono la mostra 'Su quale sponda
la felicità? Modernità e nostalgia nell'Asia' di Tiziano
Terzani, a cura di Nicole Pecoitz, che si inaugura martedì 6
maggio nell'ambito del XXI Festival vicino/lontano nella
Galleria Tina Modotti di Udine (ore 18.30), a 30 anni dalla
pubblicazione del libro 'Un indovino mi disse' (Longanesi,
1995).
Terzani cercava le radici di un'umanità capace di resistere
alla massificazione dei consumi, all'omologazione delle culture
ovvero alla scomparsa della diversità, cercava anche un'armonia
possibile tra umanità e pianeta.
Spostandosi in giro per l'Asia in treno, in nave, in auto e
anche a piedi, Terzani incontrò il monaco buddista che lo
indirizzerà verso la
spiritualità cui avrebbe dedicato gli anni successivi della sua
vita.
La mostra sarà visitabile per tutta la durata del Festival
vicino/lontano, fino a domenica 11 maggio, che quest'anno è
dedicato alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti uccisi
a Gaza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA