Un recital dedicato interamente a
Chopin con Ivo Pogorelich. L' Accademia Nazionale di Santa
Cecilia affida al pianista di Belgrado l' apertura della
Stagione da Camera 2021-22 il 18 ottobre alle 20:30 nell'
Auditorium Parco della Musica. Pogorelich ha ripreso da alcuni
anni la sua attività concertistica - l'ultima volta a Santa
Cecilia risale al dicembre 2019 dopo un'assenza di otto anni -
ritrovando quello smalto tecnico e interpretativo che assieme
all'originalità delle sue letture ne hanno fatto uno dei casi
più singolari del panorama concertistico internazionale. Per il
concerto inaugurale incentrato su Chopin ha scelto la Fantasia
in fa minore op. 49, una pagina tra le più articolate e
complesse dell'intera produzione del musicista; la Polonaise
Fantasie op. 61 e la Sonata n. 3 op. 58. Ivo Pogorelich, 63
anni, ha iniziato la sua educazione musicale all'età di sette
anni continuando poi gli studi a Mosca, alla Scuola Centrale di
Musica per cinque anni e al Conservatorio Ciajkovskij. A
consacrarlo come uno dei protagonisti del panorama musicale
internazionale fu anche la controversia provocata dalla sua
eliminazione dalla finale del Concorso Pianistico Fryderyk
Chopin a Varsavia nel 1980, che provocò il clamoroso abbandono
della giuria da parte di Martha Argerich, persuasa della
genialità del giovane pianista. Questo evento, unico nella
storia dei concorsi pianistici, ebbe un' eco fulminea nella
comunità musicale mondiale che lo ha riconosciuto come il vero
vincitore del Concorso. Pogorelich si è esibito nelle più
importanti sale da concerto internazionali e con le orchestre
più prestigiose. Il pianista si è dedicato anche al sostegno
della carriera dei giovani talenti: nel 1986 ha fondato in
Croazia l'Associazione dei Giovani Musicisti, nel 1988 ha
inaugurato il Bad Wörishofen Festival in Germania, nel 1993 la
Competizione Internazionale per Piano Solo "Ivo Pogorelich" a
Pasadena, in California. Attivo anche nel sociale, nel 1994 ha
creato la Sarajevo Charitable Foundation con lo scopo di
raccogliere fondi per la costruzione di un ospedale per le Madri
ed i Bambini di Sarajevo.
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