"In Italia non si è mai prodotto così
tanto. Ma per cosa? Con quale finalità quando le sale
cinematografiche sono completamente vuote? I multisala hanno
distrutto il cinema italiano, completamente, sono riservati alle
cinematografie estere, soprattutto americane. E si produce
talmente tanto che non è mai stato così difficile trovare un
fonico, un operatore, un macchinista, un elettricista. L'ultimo
lavoro l'ho fatto con gli scarti": lo ha detto Pupi Avati al
Fara Film Festival, ideato da Riccardo Martini e diretto da
Daniele Urciuolo.
Il regista nel corso della rassegna ha fatto il punto sullo
stato di salute del cinema italiano e lanciato un appello:
"Invito il governo, le istituzioni e la politica a restituire a
questo Paese un po' di ambizione, dobbiamo tornare a credere
veramente che essere italiani ha un significato, il cinema
italiano può tornare ad essere a livello di quello americano",
ha dichiarato il cineasta.
Il festival termina il 23 luglio. Fra gli altri ospiti Sergio
Rubini, Asia Argento, Ilenia Pastorelli. Attesa anche Ornella
Muti per l'omaggio all'attore e regista toscano Francesco Nuti,
recentemente scomparso.
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