La squadra interamente composta da
braccianti agricoli originari dell'africa, si chiama Asfa-Uila
(Associazione sportiva football africani) e farà la sua prima
partita venerdì 26 luglio, alle 19.30 nel campo sportivo
parrocchiale del quartiere Villanova, di Viterbo.
L'evento sportivo vedrà i giocatori dell'Asfa, cimentarsi contro
l'Asd Polisportiva Celleno, in una partita di calcio amichevole,
ideata contro lo sfruttamento dei braccianti e per il diritto
alla vita.
L'evento, è stato organizzato dal sindacato dei braccianti
agricoli Uila, lega comunale di Viterbo. In collaborazione con
la Asd Polisportiva Celleno, la parrocchia dei Santi Ilario e
Valentino e la diocesi di Viterbo.
Questa mattina, nella sede Uil di Viterbo, la conferenza stampa
di presentazione dell'iniziativa.
Presenti: Il segretario generale della Uila Viterbo Antonio
Biagioli, il presidente della Polisportiva Celleno Piero
Bignotti, e il vicedirettore dell'ufficio Migrantes della
diocesi don Terence Nkandu. "La partita - ha spiegato Biagioli -
vedrà in campo la Asfa-Uila contro la Polisportiva Celleno. La
Asfa è la prima squadra sindacale della Tuscia. Una squadra di
braccianti agricoli immigrati, e giocherà una partita contro lo
sfruttamento degli operai agricoli e per rivendicare il diritto
alla vita, che significa diritto alle relazioni e a vivere il
contesto sociale, in piena dignità e diritti. La partita di
venerdì - ha concluso Biagioli - è soltanto l'inizio di un
percorso. Ne seguiranno altre, in tutta la provincia. E ogni
partita sarà un messaggio contro lo sfruttamento e la dignità
dei braccianti. Ogni goal sarà un goal contro lo sfruttamento. E
l'obiettivo, in prospettiva, è anche quello di iscriversi a un
campionato di categoria. Per portare il nostro messaggio
politico-sindacale ovunque".
A dare il calcio di inizio saranno il Vescovo di Viterbo Orazio
Francesco Piazza e il presidente della comunità islamica locale
Mohammed Kdib.
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