È con il debutto all'Argentina della
sua regia di Guerra e Pace da Tolstoj e "con dati molto belli"
che Luca De Fusco segna il suo primo anno da direttore artistico
del Teatro di Roma, dove è arrivato il 20 gennaio 2024. Accolto,
se non proprio da una "guerra" ma quantomeno da una sommossa
politica,"ora siamo pace", sorride parafrasando il titolo del
suo spettacolo. "I dati sono molto belli - dice - La stagione
24-25 ha un incremento del 30 % di abbonamenti a posto fisso,
che sono quelli più difficili da ottenere. Ma anche il +40%
nelle Domeniche archeologiche, con l'Argentina pieno in ordine
di posto alle 11 di mattina per ascoltare, a pagamento, grandi
esperti che parlano di archeologia. Ma la cosa più significativa
è il tasso di riempimento dei posti: 87% delle poltrone sempre
piene su 630 circa disponibili. Quanto alla situazione
'politica' interna - aggiunge - si è pacificata molto più
velocemente di quel che io, che sono un grande ottimista,
potessi pensare" con "grande serenità e collaborazione con
presidente e cda. E l'arrivo di Maurizio Roy un mese fa, in
qualità di direttore generale, mi sembra migliori ulteriormente
la situazione, con tutto quello che c'è da fare". Entro il 14
febbraio "dopo 'l'approvazione del Cda presenteremo al ministero
la programmazione per il prossimo triennio".
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