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Equilibrio 2025, a Roma il Festival di Danza Contemporanea

Equilibrio 2025, a Roma il Festival di Danza Contemporanea

Dal 10 al 22 febbraio grandi nomi in scena al Parco della Musica

ROMA, 05 febbraio 2025, 11:21

Redazione ANSA

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Due settimane di grande danza con nomi più significativi della scena europea, dalla francese Maud Le Pladec, all' americanoTrajal Harrell, i Leoni d'oro Alessandro Sciarroni e Anne Teresa de Keersmaeker, al marocchino Radouan Mriziga, e gli autori della penisola iberica Marcos Morau, Jesús Rubio Gamo e Marco da Silva Ferreira. Promette emozioni dal 10 al 22 febbraio Equilibrio 2025, il festival che presenta il meglio della coreografia contemporanea internazionale all' Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Ritmo, percussione e musica dal vivo sono gli elementi principali della 19/ma edizione della rassegna promossa dalla Fondazione Musica per Roma. Dallo spettacolo inaugurale Counting stars with you [musiques femmes] dove Maud Le Pladec fa rivivere le musiche dimenticate di compositrici di ogni epoca, si passa poi alle Quattro stagioni vivaldiane reinterpretate dai performer di ROSAS per continuare con gli xilofoni baschi di Kukai Dantza per concludere nella serata finale con i bit inarrestabili di Bisonte del portoghese Marco da Silva Ferreira.
    Per il quarto anno consecutivo il Festival Equilibrio propone una coreografia di Marcos Morau: questa volta si tratta del lavoro corale Cathedral, interpretato dai danzatori ventenni del Ballet Junior di Genève, che presentano nella stessa serata una nuova versione di Turning, la performance di Alessandro Sciarroni basata sulla rotazione vorticosa dei corpi. Equilibrio rinnova anche l'intreccio con la stagione Orbita Spellbound, allargando la programmazione al Teatro Biblioteca Quarticciolo e al Teatro Palladium, e presentando le ultime creazioni di Luna Cenere, Valentina Dal Mas, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Torna anche Notte a Teatro, appuntamento molto atteso per bambine e bambini.
    Sarà un'edizione "irriverente, con un taglio pop e militante - annuncia il direttore artistico Emanuele Masi -.. C'è spazio per una rivendicazione artistica contro l'esclusione delle donne dalla storia della musica e per la rappresentazione della più stereotipata gestualità virile; ci sono corpi esposti nelle loro fragilità e ci sono fragilità che prendono voce grazie al gesto danzato; c'è la denuncia del cambiamento climatico espressa attraverso le note di Vivaldi e c'è la musica tradizionale come elemento identitario di una comunità''. Gli spettacoli. osserva, vanno oltre la semplice rappresentazione estetica del movimento ma ''si prestano a più livelli di lettura e offrono, a chi lo desidera, domande e interpretazioni sul mondo che ci circonda''.
    Per Raffaele Ranucci, amministratore delegato di Musica per Roma, ''la manifestazione amplia il ricco tessuto della nostra offerta culturale. Con la sua capacità di parlare a pubblici diversi e intercettare le istanze della società, la danza contemporanea è in grado di creare connessioni profonde, diventando un linguaggio universale che si radica nella comunità e, al contempo, favorisce il dialogo con il panorama artistico internazionale''.
   

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