Sarà Genova la prima città in
Italia a sviluppare percorsi dedicati per la prevenzione e il
contrasto del diabete e dell'obesità con il progetto "Gli anelli
del benessere", il cui obiettivo è quello di traguardare stili
di vita corretti.
Il riconoscimento arriva dalla multinazionale farmaceutica
danese Novo Nordisk nel quadro del progetto internazionale
Cities Changing Diabetes, promosso nel 2014 dall'University
College of London e dallo Steno Centre di Copenhagen con il
supporto di Novo Nordisk, e coordinato in Italia dall'Health
City Institute. Un progetto che coinvolge oltre 40 città nel
mondo di cui otto italiane con Genova capofila e che si propone
di valutare l'impatto dell'urbanizzazione sulle patologie
croniche non trasmissibili, in particolare diabete e obesità.
" Cinque anelli significa muoversi per la città lungo un
percorso anche culturale dedicato soprattutto ai cittadini ultra
sessantacinquenni - ha spiegato l'health city manager del Comune
di Genova Luciano Grasso -. Purtroppo sappiamo bene
dell'incidenza del diabete che c'è su Genova: sono circa 35mila
i malati di diabete nella città e 45mila nell'area metropolitana
e allora camminare e nello stesso tempo potersi muovere in un
contesto storico e monumentale diventa importante".
"Vogliamo aumentare sempre di più la qualità della vita per i
nostri cittadini e per chi sceglie di venire a vivere a Genova -
ha spiegato l'assessore al marketing territoriale Francesca
Corso-. Per questo ci concentreremo in diverse azioni proprio a
voler aumentare la consapevolezza di quanto sia importante
preservare la propria salute e di quanto sia importante vivere
in una città che in qualche modo dia la possibilità di avere una
qualità di vita molto alta".
"Questo è un progetto che porterà avanti il nostro health
city manager, e siamo l'unica città ad essersi dotata di questa
figura, insieme all'health institute di Roma con l'Università La
Sapienza - ha concluso l'assessore ai servizi sociali Rosso - il
nostro obiettivo è il benessere della popolazione per un
contrasto alle cattive abitudini alimentari che portano a
malattie come il diabete".
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