La procura di Genova ha dato il via
libera ad altri tre patteggiamenti e una messa alla prova
nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione che a maggio 2024
terremotò la Regione Liguria portando ai domiciliari l'allora
presidente Giovanni Toti. Nello specifico, l'ex presidente
dell'Ente Bacini Mauro Vianello (difeso dall'avvocato Paolo
Costa) ha concordato con i pm Federico Manotti e Luca Monteverde
una pena di un anno e quattro mesi oltre alla restituzione di
circa 20 mila euro. Per lui il reato iniziale contestato era
corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, adesso, in
base agli elementi istruttori raccolti, è contestata la
corruzione per l'esercizio della funzione. L'imprenditore
nautico Luigi Alberto Amico (avvocato Giuseppe Sciacchitano) ha
concordato un anno e due mesi, oltre a un risarcimento del danno
di immagine di 100mila euro alla Regione e la restituzione di
circa 90mila euro. Amico e Vianello hanno la sospensione
condizionale della pena.
Per quanto riguarda Francesco Moncada (difeso da Paola
Severino), ex membro del consiglio di amministrazione di
Esselunga, ha chiuso l'accordo con una pena di un anno
convertita in una pena pecuniaria di 200mila euro oltre alla
restituzione di 10mila euro e al risarcimento di 50mila euro
alla Regione come danno di immagine.
Infine, l'editore dell'emittente televisiva Primocanale
Maurizio Rossi (avvocato Nicola Scodnik) ha optato per la
richiesta della messa alla prova e 20mila euro da dare in
beneficienza a una onlus, che con ogni probabilità potrebbe
essere il Gaslini. Rossi è accusato di finanziamento illecito ai
partiti per la vicenda degli spot elettorali pagati da
Esselunga. Secondo l'accusa, Moncada avrebbe finanziato 5.560
passaggi elettorali pubblicitari (Toti per Genova e Candidato
sindaco Marco Bucci) sul pannello esposto sulla Terrazza
Colombo. Gli accordi passeranno ora al giudice per le indagini
preliminari che dovrà valutare la congruità delle intese e poi
fissare una udienza per la ratifica ufficiale.
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