Volantinaggio di protesta davanti
all'ingresso del Teatro Carlo Felice di Genova stasera prima
dell'inizio di 'Die Liebe der Danae', l'opera di Richard Strauss
la cui prima è slittata da domenica a causa dello sciopero
indetto dalle sigle sindacali Slc Cgil e Snater.
I lavoratori teatrali hanno distribuito agli spettatori che
entravano in teatro un documento per spiegare le loro ragioni:
"In questi anni la gestione del Teatro Carlo Felice ha potuto
chiudere bilanci in forte attivo grazie al risparmio di
centinaia di migliaia di euro sulla pelle dei lavoratori -
denunciano -. Nonostante i dati preoccupanti emersi dal bilancio
consuntivo 2024 (esiguità di attivo, biglietti e abbonamenti
lontani rispetto a pre Covid, consulenze e cachet alle stelle)
la direzione del teatro afferma che il Carlo Felice sia in
equilibrio economico-finanziario e stia guardando al futuro".
Date le premesse le due organizzazioni sindacali che hanno
dichiarato lo sciopero chiedono che il rilancio debba includere
"un sostegno al salario tale da portarlo in linea con quello dei
colleghi delle altre fondazioni, l'ampliamento della dotazione
organica, la stabilizzazione di contratti a chiamata e/o
intermittenti, lo stop ai contratti spezzatino e il
riconoscimento dei buoni pasto".
Intanto a livello politico è aperta la discussione sul
rinnovo delle cariche al vertice della fondazione lirica. Il
consiglio d'indirizzo e il sovrintendente Claudio Orazi sono
scaduti a fine marzo a agiscono dunque in 'prorogatio' il che
può verificarsi per un massimo di 45 giorni. Si dovrebbe dunque
arrivare a metà maggio, prima delle elezioni amministrative, e
qualche giorno fa il vicesindaco reggente Pietro Picciocchi ha
assicurato che presto si arriverà a una definizione dei ruoli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA