La guardia di finanza e la guardia
costiera di Genova hanno eseguito un sequestro preventivo da
oltre 64 milioni alla Compagnia Italiana di Navigazione. Il
sequestro riguarda il contratto tra la compagnia e il ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti per la linea Genova - Porto
Torres stipulato per garantire la continuità territoriale a
fronte del quale la società di navigazione percepisce risorse
pubbliche.
Secondo gli investigatori, coordinati dalla procura genovese,
la Cin avrebbe usato alcune navi della propria flotta senza i
requisiti previsti dalle norme internazionali in materia
ambientale. In particolare, alcuni componenti dei motori
principali e dei diesel generatori di corrente sarebbero stati
manomessi, alterati e sostituiti con pezzi di ricambio non
originali. Tali operazioni, ritenute di natura fraudolenta, sono
state occultate mediante attestazioni false riportate sui
registri o attraverso la contraffazione delle impronte di una
pubblica autenticazione e hanno consentito alla compagnia di
navigazione di mantenere attive le certificazioni previste dalla
normativa convenzionale di settore e di evitare il fermo della
navigazione.
Gli accertamenti hanno portato all'accertamento di varie
irregolarità e ipotesi di falso e contraffazione che hanno
determinato anche la mancata osservanza di specifiche clausole
previste nel contratto col ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti.
Il sequestro ha riguardato tre navi. I traghetti possono
svoglere regolare servizio visto che nel frattempo sono stati
rimessi in regola. Compagnia italiana di navigazione si era
aggiudicata il bando della tratta Genova-Porto Torres in regime
di continuità territoriale per passeggeri, veicoli e merci, per
la Sardegna nel 2021.
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