Quasi un minuto di silenzio,
irrinunciabile: si è conclusa così la Nona di Mahler eseguita
l'11 aprile dalla Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun
Chung prima che scoppiasse un applauso diventato man mano sempre
più caloroso e andato avanti per sette minuti.
Perché rompere il silenzio dopo la conclusione dell'ultima
sinfonia di Mahler, quando il suono si attenua e si spegne, come
si spegne ineluttabilmente la vita, appare quasi sacrilego e
quindi gli applausi partono lentamente prima di scaldarsi. E in
questo caso si sono scaldati come raramente avviene al
Piermarini.
Chung alla Scala è di casa, della Filarmonica è socio
onorario e la sua consuetudine con i musicisti si percepisce a
ogni nuovo appuntamento. "Ogni volta è emozionante e stupendo"
ha scritto uno dei professori d'orchestra con un invito al
sovrintendente Dominique Meyer perché Chung torni a dirigere
anche un'opera.
Questo si vedrà, nel frattempo la Filarmonica tornerà alla
Scala dal 2 maggio diretta da Speranza Scappucci per tre
concerti che rientrano nella stagione sinfonica del teatro,
prima di partire in tournée con il maestro Riccardo Chailly con
tappe a Dresda, Lussemburgo, Francoforte e alla Elbphilharmonie
di Amburgo.
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