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L'Autoritratto di mafia di Davide Enia conquista il Piccolo

L'Autoritratto di mafia di Davide Enia conquista il Piccolo

Risate, emozioni e applausi. In scena fino al 17 aprile

MILANO, 27 marzo 2025, 20:49

Redazione ANSA

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"La mafia è il regno dei discorsi incompiuti" diceva Tommaso Buscetta. E' invece compiuto il discorso che Davide Enia fa per denunciarne gli orrori, in un Autoritratto che racconta insieme la sua storia di bambino e poi adolescente che vive a Palermo e quella dell'Italia: l'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, la strage di Capaci, l'attentato di via D'Amelio dove morì Paolo Borsellino.
    A tratti divertente, a tratti dolente, sempre preciso nei gesti e nelle parole, Enia regala al pubblico del Piccolo teatro Grassi, dove sarà in scena fino al 17 aprile, uno spettacolo potente, grazie anche alle musiche di Giulio Barocchieri che le esegue sul palco con Enia, dal Miserere alle abbanniate, le urla tipiche dei venditori senza dimenticare il suono elettronico dell'inizio anni '90.
    Maglietta e jeans, scenografia scarna, le luci di Paolo Casati a creare l'atmosfera, quando cala il buio parte l'applauso del pubblico, anche se lo spettacolo ancora non è finito. Manca la conclusione per chiudere il discorso e non lasciarlo incompiuto, ma farlo diventare un Autoritratto, che termina, questa volta giustamente, con gli applausi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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