Un convegno per ricordare il
regista teatrale e direttore artistico Giorgio Strehler è stato
organizzato oggi al Pirellone, promosso dal Comitato di Milano
dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
nell'ambito dell'iniziativa 'Milano è memoria' del Comune di
Milano e patrocinato dal Consiglio regionale della Lombardia.
Il convegno ha seguito il percorso umano e artistico di
Giorgio Strehler (1921-1997) tra Trieste e Milano. Un "percorso
della memoria" reso possibile dai contributi di esponenti del
mondo del teatro: la vedova di Strehler, l'attrice Andrea
Jonasson e attori e registi formati alla sua scuola come Giorgio
Bongiovanni, Stefano De Luca, Marco Carniti, e Renato Sarti.
"Raccontare le persone, la loro esistenza, la loro storia, i
loro traguardi, è un modo diverso per nutrire la memoria,
evitando il rischio della ripetizione rituale degli anniversari
- ha commentato il presidente del Consiglio regionale Federico
Romani -. Giorgio Strehler, 'il ragazzo di Trieste', ha saputo
unire il suo enorme talento agli stimoli ricevuti dal mosaico
culturale del confine orientale dove è nato e cresciuto e a
Milano è diventato uno dei più grandi registi del Novecento".
E non è un caso, secondo Romani, perché "la nostra città e la
nostra Regione sanno accogliere i talenti e offrire terreno
fertile a chi vuole dare forma alle proprie idee e ai propri
sogni. Qui nessuno è straniero, se mette al centro il lavoro".
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