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Covid: diffida sindacato Cimo a Regione e vertici sanità

Covid

Covid: diffida sindacato Cimo a Regione e vertici sanità

Troppe irregolarità e manca piano annuale emergenza urgenza 2020

ANCONA, 08 novembre 2020, 16:44

Redazione ANSA

ANSACheck

Diffida del sindacato medici Cimo ai vertici della Regione e delle aziende sanitarie e ospedaliere delle Marche, con una lettera indirizzata anche ia prefetti e alle Procure della Repubblica. "Nonostante ripetute richieste di ottenere un confronto onde avere informazioni sugli atti organizzativi predisposti dalla Regione Marche, dall'assessore alla Sanità e dai direttori generali delle Aziende, riguardanti le misure in essere per contrastare la epidemia Covid 19" - spiega il segretario Luciano Moretti -, il sindacato Cimo "ad oggi non ha ricevuto alcuna convocazione o informativa, se non in modo retroattivo o a cose già avvenute". Per questo motivo "non siamo in grado né di poter modestamente contribuire alla soluzione delle problematiche relative alla carenza di posti letto e di personale sanitario né siamo in grado di poter rispondere ai quesiti e alle richieste degli associati che vengono spostati da una sede all'altra in modo illegittimo".
    Secondo il sindacato Cimo, c'è una prassi "di assegnare dirigenti medici privi della necessaria specializzazione ad operare, in turni di servizio o di Guardia divisionale o interdivisionale o in regime di pronta disponibilità, in reparti dedicati o, comunque, ove sono ricoverati pazienti Covid 19". In questo modo si determina "un triplice rischio: "sguarnire reparti non Covid di dirigenti medici specialisti e professionalmente competenti; affidare le cure di pazienti Covid a dirigenti medici non professionalmente adeguati e privi del titolo specialistico pertinente, in violazione dei principi generali di appropriatezza e sicurezza delle cure; esporre i dirigenti medici a rischi personali di particolare gravità sotto il profilo della sicurezza loro e di tutti coloro con i quali essi interagiscono". Decisioni questo tipo, sostiene Moretti, manifestano "l'inadeguatezza con cui la diffusione della pandemia è stata affrontata dalla catena di comando gerarchica sanitaria" nei mesi di minore diffusione del contagio e integrano "una serie imponente di violazioni normative, di legge e contrattuali". Inoltre "non è stato prodotto il piano annuale della Emergenza Urgenza 2020, violata la disciplina della continuità assistenziale e della copertura delle urgenze/emergenze dei servizi ospedalieri da garantire attraverso i servizi di guardia notturna e festiva e di pronta disponibilità notturna e festiva, violata la disciplina della mobilità interna all'Azienda e tra le aziende, specie quella di urgenza". La diffida riguarda la necessità "urgente e indilazionabile di intervenire immediatamente per fare cessare prassi e comportamenti illeciti e illegittimi". Il sindacato invita quindi ad assumere "provvedimenti rispettosi del quadro normativo regolatore della materia, da un lato, revocando, in sede di autotutela, i provvedimenti assunti in suo spregio e, dall'altro, garantendo, con i necessari controlli, il ripristino della legalità violata". Infine chiede "di essere informato ex ante di tutti gli atti organizzativi che comportano una modifica della gestione e organizzazione del lavoro aziendale e di tutte le iniziative di attivazione o di trasformazione di alcune Uoc in reparti Covid positivi negli ospedali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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