"Da oggi può iniziare una
trattativa serrata". Con queste parole, la sindaca di Fabriano
(Ancona), Daniela Ghergo, ha commentato gli esiti del quarto
incontro sulla vertenza Beko che si è svolto ieri pomeriggio
nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, al
quale la primo cittadina ha partecipato.
Prima ha fatto visita al presidio dei lavoratori delle newco
turco/americana sotto la sede del Mimit. Presenti oltre un
centinaio di lavoratori fabrianesi. "I vertici della Beko Europe
- dice Ghergo - si sono dichiarati disponibili a garantire
maggiori investimenti per i siti produttivi italiani, 300
milioni di euro, e disponibile a iniziare un confronto su un
nuovo piano industriale, rinunciando ad aprire le procedure di
chiusura e di licenziamento". "L'obiettivo è di difendere ogni
singolo posto di lavoro. - aggiunge la sindaca - Dal
si avvieranno confronti per indurre Beko a definire i dettagli
del piano di investimenti e di quello occupazionale. Sarà una
trattativa impegnativa, ma i lavoratori sanno che le
Istituzioni, a tutti i livelli, sono dalla loro parte. Fabriano
farà valere l'importanza della propria tradizione industriale e
delle competenze dei propri lavoratori per garantire un futuro
al nostro territorio".
Il riferimento della sindaca è ai numeri degli esuberi per
Fabriano: quasi 400 esuberi tra operai (66 a Melano), impiegati
e dirigenti (circa 300 su quasi 550 totali, tra
ridimensionamento degli uffici regionali e chiusura dell'unità
di Ricerca e Sviluppo), ai quali si aggiungono i circa 320 a
Comunanza (Ascoli Piceno) per la chiusura dello stabilimento
entro il 2025.
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