Sembrerebbe un unico esemplare di
lupo quello che da alcune settimane è stato visto aggirarsi tra
parchi e vie di Jesi (Ancona), in cerca di cibo e acqua. Tra le
varie riprese di cittadini e automobilisti, quella dell'animale
che cammina con un leprotto o un cane di piccola taglia in
bocca, in un quartiere periferico. Avvistamenti e testimonianze
che destano stupore e preoccupazione. Per questo il Comune di
Jesi ha attivato un tavolo di confronto con le istituzioni
preposte, ed ha avviato la pulizia di fossi e la collaborazione
con le guardie forestali anche nell'area urbana.
Sul tema, giunge oggi il contributo di Europa Verde-Verdi
Marche che in un comunicato stampa chiede alla Regione di
mettere in atto "immediati interventi urgenti, tra cui le
restrizioni sulla caccia alle specie che costituiscono la dieta
principale del lupo e monitoraggio costante della popolazione di
lupi per prevenire situazioni di criticità e garantire una
convivenza sostenibile".
"La presenza dei lupi in aree urbanizzate - si legge - è un
fenomeno in crescita, spesso dovuto alla diminuzione delle prede
nei loro habitat naturali. L'eliminazione delle prede attraverso
la caccia spinge i lupi a cercare fonti alternative di cibo
nelle aree antropizzate, aumentando il rischio di conflitti con
le attività umane. Inoltre, l'inadeguata gestione dei rifiuti e
delle aree verdi, così come l'abbandono di scarti alimentari e
incuria, rappresentano una delle principali cause
dell'avvicinamento dei lupi ai centri abitati".
Per Europa Verde-Verdi Marche, "una corretta gestione della
fauna e un'informazione diffusa sono il miglior antidoto alla
disinformazione. Lupi e attività umane possono coesistere
pacificamente, ma servono azioni mirate e tempestive a livello
locale e regionale. Oltre ai comuni, la Regione Marche ha la
responsabilità di intervenire con politiche efficaci per la
tutela della biodiversità e la sicurezza del territorio".
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