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Piano rifiuti Regione mantiene il progetto dell'inceneritore

Piano rifiuti Regione mantiene il progetto dell'inceneritore

Marche a Rifiuti Zero Ets: non accolte nostre proposte

ANCONA, 08 febbraio 2025, 16:58

Redazione ANSA

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L'Associazione Marche a Rifiuti Zero ETS esprime "forte contrarietà" alla decisione della Regione Marche di procedere con l'approvazione, tramite Decreto del Dirigente del Settore Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali n. 15 del 5 febbraio 2025, del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), "che include lo scenario di realizzazione di un inceneritore, senza aver considerato adeguatamente alternative più sostenibili e coerenti con la gerarchia europea dei rifiuti".
    Durante la fase di consultazione pubblica, "la nostra associazione - è spiegato in una nota - ha presentato una serie di osservazioni per promuovere un modello di gestione dei rifiuti orientato alla riduzione, al recupero di materia e alla sostenibilità ambientale". L'approccio adottato dalla Regione "non rispetta pienamente il principio di precauzione e la gerarchia europea dei rifiuti, che pone il recupero di materia come priorità assoluta rispetto al recupero energetico. La scelta dell'incenerimento - viene sottolineato - , oltre ad essere una soluzione obsoleta, rischia di distogliere risorse dalla prevenzione e dal riciclo, generando un effetto di lock-in economico e strutturale per i prossimi decenni.
    Alcune delle proposte avanzate da Marche a Rifiuti Zero ETS sono state accolte, ma molte altre no. Tra queste "non è stata accolta la richiesta di prevedere nel piano uno scenario alternativo all'inceneritore basato sul recupero di materia, nonostante la normativa europea imponga di considerare opzioni diverse dal recupero energetico. Inoltre è stata confermata la riduzione della distanza minima tra impianti di smaltimento e aree residenziali da 2mila metri a 1500 metri, senza dati epidemiologici aggiornati né valutazioni sanitarie adeguate".
    Ancora, "non è stata accolta la proposta di includere nuove tecnologie di recupero a freddo (MRBT - Material Recovery and Biological Treatment) come alternativa alla chiusura del ciclo con l'incenerimento, ritenendo che tali impianti non siano sostenibili sul piano economico e ambientale". Inoltre "Non è stato previsto un calcolo dei costi comparativi tra le diverse alternative impiantistiche, lasciando incertezza sull'impatto economico del modello adottato rispetto a soluzioni basate su impianti di recupero di materia e non è stato istituito un tavolo tecnico per la valutazione di alternative all'inceneritore, come richiesto, poiché la Regione considera sufficiente il tavolo tecnico istituzionale già esistente".
    Rifiutata anche "la richiesta di integrare nel piano un obiettivo di riduzione dei rifiuti più ambizioso, pari almeno al -8%, nonostante la tariffazione puntuale e altre misure di prevenzione possano realisticamente portare a questo risultato.
    Non è stato sviluppato uno scenario economico dettagliato sulla realizzazione dell'inceneritore e i costi che questa scelta comporterà per i cittadini marchigiani. La mancanza di un piano economico per la costruzione e la gestione dell'impianto apre alla concreta possibilità di incrementi tariffari, con un aggravio diretto per famiglie e imprese. La Regione non ha infatti previsto alcuna valutazione trasparente sulle ripercussioni economiche della scelta dell'incenerimento, né sul confronto con scenari basati su un maggiore recupero di materia, che avrebbero potuto ridurre il peso economico sulle tariffe dei cittadini".
   

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