"Resta al telefono con
me, per favore, piangi con me, ok? Ti voglio aiutare. Resta al
telefono, siediti da qualche parte. Ascolta, piangi, sfogati,
resta al telefono con me e sfogati. Fai passare questo momento,
per favore, dai. Se hai dei figli, non devi fare alcun gesto.
No! Non lo devi fare per i tuoi figli! Che esempio dai ai tuoi
figli? Che esempio gli dai?". Sono alcuni stralci della
telefonata tra un trentenne, di origine straniera e un
carabiniere, che nella serata di ieri voleva tentare il suicidio
buttandosi dal sesto piano della sua abitazione a Falconara
Marittima ma alla fine è stato convinto a desistere.
L'allarme è scattato quando alcuni vicini hanno segnalato che
l'uomo minacciava di lasciarsi cadere nel vuoto dal 6° piano
della propria abitazione. Durante le convulse fasi
dell'intervento dei militari giunti sul posto che lo hanno
trovato sul tetto dell'abitazione, un operatore della Centrale
Operativa dei Carabinieri di Ancona è riuscito a mettersi in
contatto telefonico con l'uomo, avviando una conversazione
distensiva ed empatica, durata 50 minuti circa, durante la quale
è riuscito a ottenere l'attenzione e la fiducia del giovane,
riportandolo alla calma, facendolo gradualmente desistere dalle
sue intenzioni e convincendolo ad affidarsi ai Carabinieri e ai
sanitari presenti. E' stato quindi messo in sicurezza e
trasportato al Torrette per le cure di cui necessitava. Il
giovane è stato soccorso dai Carabinieri della Sezione
Radiomobile della Compagnia di Ancona e dal personale del 118.
L'uomo è apparso da subito ai soccorritori molto agitato e
irragionevole nonché determinato a compiere il gesto estremo.
Rifiutando la presenza dei militari e dei sanitari, intimando
loro ripetutamente di allontanarsi e sporgendosi
pericolosamente.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA