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Questore Ancona, sport per includere e prevenire l'illegalità

Questore Ancona, sport per includere e prevenire l'illegalità

"Una rivoluzione culturale per fermare la violenza sulle donne"

ANCONA, 10 aprile 2025, 17:53

Redazione ANSA

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Lo sport e dei suoi valori sono "un mezzo formidabile per creare quella cultura di integrazione sociale, condivisione, solidarietà, mancanza di discriminazioni, di assenza di bullismo e cyberbullismo, di correttezza e fairplay da traslare anche nella vita quotidiana". Le parole del questore di Ancona Cesare Capocasa nel suo intervento in occasione della cerimonia celebrativa del 173/o da Fondazione del corpo della Polizia di Stato che ad Ancona si è svolta al PalaCasali con la presenza di autorità civili e militari ma anche di tanti ragazzi e cittadini. All'evento, tra gli altri, il prefetto Maurizio Valiante, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il sindaco Daniele Silvetti.
    Lo sport è stato il principale tema della cerimonia. Capocasa lo ha definito "un valido strumento di prevenzione della illegalità perché incanala le energie dei giovani e dei meno giovani in modo sano e positivo, tenendoli lontani da situazioni culturalmente compromesse che costituiscono terreno fertile per emarginazioni, ghettizzazione e persino illegalità".
    Nel discorso del Questore anche un quadro di pubblica sicurezza nella provincia di Ancona: non si registrano fenomeni di diffusa illegalità, ha sottolineato Capocasa, grazie all'attività delle forze dell'ordine e all'elevato senso civico che contraddistingue la popolazione. C'è però un tema che preoccupa, la violenza di genere che "continua ad essere sempre più inquietante e intollerabile, una mattanza soprattutto domestica, un inferno spettrale, una problematica di civiltà che, prima ancora di un'azione di Polizia, richiede una decisa rivoluzione culturale". "Una cultura più forte dell'indifferenza, - ha sottolineato il questore - dell'intolleranza, dell'ignoranza dettata dal pregiudizio. Una cultura che possa restituire a ciascuna donna il diritto di essere pienamente libera, pienamente se stessa. Occorre partire dalle Scuole e subito: introducendo l'educazione all'affettività sin dalle primarie. La violenza non ha colore, la violenza non ha bandiere. E' ora di volare alto, con coraggio. Sono battaglie complesse ed il percorso è lungo, ma se viaggiamo insieme, con la stessa intensità, con lo stesso impegno e coinvolgimento emotivo, l'obiettivo della violenza di genere passerà da ambizioso proposito ad una realtà concreta".
    Altro fronte su cui porre l'attenzione, ha detto ancora Capocasa, è quello della criminalità minorile "ove i fenomeni sono caratterizzati sempre più spesso da modalità violente. E' necessario ascoltare i giovani - l'appello del Questore - e fare loro domande profonde, con coraggio ed il coraggio è anche quello di sentirsi rispondere con riluttanza: saperli ascoltare vuol dire mettersi in gioco ogni giorni. Creare spazio affinché si stabilisca una connessione. Il non ascolto crea morte si per sè. Non è troppo tardi per cambiare ma bisogna agire subito: proteggere, educare e guidare anche quando è scomodo, anche quando fa male." Agli studenti presenti, il monito di Capocasa affinché "non si girino dall'altra parte, affinché osino ed inseguano i loro sogni con tenacia e perseveranza".
    "Lottate per i vostri obiettivi, i vostri progetti, non lasciatevi ingabbiare, non fatevi togliere il futuro, - ha detto il questore - solo così potrete diventare protagonisti di una società migliore, che concede spazio all'ironia e al confronto, che antepone la crescita personale al benessere materiale".
    Infine un pensiero rivolto alla Polizia di Stato, quella che "sa intercettare i bisogni, le aspirazioni dei cittadini, che sa analizzare le situazioni di paura, smarrimento, difficoltà e insicurezza, costruendo un rapporto di fiducia quotidiano, per migliorare la qualità della convivenza civile, per creare e mantenere le condizioni di un'autentica tranquillità pubblica.
    Da una Polizia dell'ordine ad una Polizia al servizio dei cittadini, consapevoli che l'Autorità si eserciti servendo e il vero potere - ha concluso - è il servizio".
   

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