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Regionali Marche: Ricci, "Senza aree interne non c'è futuro"

Regionali Marche: Ricci, "Senza aree interne non c'è futuro"

Bike tour 'contro lo spopolamento riportare vita nei borghi''

ANCONA, 13 aprile 2025, 16:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Partito da Cantiano per Fabriano, poi direzione Camerino, Comunanza e oggi Arquata del Tronto. E' il viaggio della bike tour per 'Ricucire le Marche', l'impresa di Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche. La tre giorni in sella di Ricci segna 201,81 chilometri percorsi, 40.400 pedalate, oltre 4.000 metri di dislivello superati, 450 kg di CO2 risparmiata, 80 ciclisti coinvolti e più di 1.000 persone incontrate lungo il percorso.
    La pedalata elettorale nell'entroterra ha toccato 4 parchi regionali (Catria, Cucco, Sibillini, San Vicino e Confaito) e tutte le 5 province marchigiane passando per 20 comuni.
    Ricci ha attraversato le aree interne della regione per toccare con mano le sfide che i cittadini vivono nel quotidiano: dalle crisi industriali all'alluvione fino al sisma, passando per un territorio che vuole rilanciarsi e diventare attrattivo per contrastare lo spopolamento.
    Proprio da Arquata del Tronto, Ricci è tornato sul tema della ricostruzione. Accanto a lui, il commissario straordinario Giovanni Legnini e il sindaco Michele Franchi. "E' con Legniniche si sono sbloccate le procedure - ha ricordato - , è con lui che sono arrivati miliardi di euro. E adesso non possiamo permetterci di tornare indietro con l'arrivo di Giovanni la ricostruzione ha cominciato a muoversi. Oggi però resta un terzo degli edifici per cui non è stata ancora fatta richiesta: vuol dire che qualcosa ancora non funziona. Il lavoro non è finito. Dobbiamo proseguire sulla strada che lui ha tracciato, semplificando le procedure e garantendo certezze, anche dopo la fine del Superbonus 110%".
    Ma la vera sfida, secondo Ricci, è quella demografica. "Non basta rimettere in piedi i muri: bisogna riportare vita nei borghi. Troppi, dopo il sisma, si sono abituati a vivere altrove. Per questo abbiamo proposto - ha ricordato - un contributo a fondo perduto di 30mila euro a chi decide di trasferirsi nei territori interni. Non sono promesse elettorali: sono misure già realizzate in Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia". Nel mirino anche la gestione regionale degli ultimi cinque anni. "Hanno detto che sono arrivati 4,5 miliardi, ma la verità è che sono fondi europei del PNRR a cui loro hanno votato contro. Non hanno portato un euro con la loro fantomatica filiera. E i cantieri di cui parlano? Non si vedono. È tempo di smettere di dare la colpa a chi c'era prima. Al quinto anno di governo, o le cose sono migliorate o è responsabilità tua".
    La bicicletta, simbolo di questo viaggio, non è stata scelta a caso. "L'ho voluta perché questa regione va rimessa in sella.
    Mentre loro l'hanno lasciata sul divano, accontentandosi della mediocrità. Abbiamo bisogno di dinamicità, di pedalare tutti insieme per non scivolare ancora di più nell'abbandono. E questa campagna elettorale sarà rappresentativa di ciò, la faremo tra la gente, tra chi lavora, tra chi soffre, tra chi rischia per costruire. Perché le Marche meritano di essere centrali a livello nazionale ed europeo. Insieme le faremo diventare grandi!"
   

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