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Da regione in transizione a benchmark '+15% pil tra 2019 e 2023'

Da regione in transizione a benchmark '+15% pil tra 2019 e 2023'

Convegno a Fano. Acquaroli: "intrapreso un percorso virtuoso"

FANO, 28 aprile 2025, 19:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tra il 2019 e il 2023, nelle Marche si sono registrati "un aumento del pil regionale del 15%" e, nel confronto tra il 2019 e il 2024, "una significativa ripresa delle esportazioni, +14,8%" oltre ad una diminuzione della disoccupazione del "3,6%". Sono dati emersi a Fano (Pesaro Urbino) nel corso del convegno organizzato dal Centro Studi Economia e Territorio dal titolo "Marche: scenari economici - da regione in transizione a regione benchmark" che, secondo i promotori dell'iniziativa, "attestano il deciso cambio di passo intrapreso negli ultimi anni, con risultati incoraggianti sia sul piano economico che sociale".
    Tra gli interventi, quelli di Mario Pelonghini (Centro Studi Economia e Territorio), di Mirco Carloni (presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati), di Francesco Acquaroli (presidente della Regione Marche) e di Giorgio Calcagnini (rettore Università degli Studi di Urbino Carlo Bo).
    "Quando abbiamo assunto la guida della Regione - ha dichiarato Acquaroli - abbiamo trovato una situazione estremamente complicata. Ereditavamo dalla precedente amministrazione un territorio economicamente fragile soprattutto a seguito della crisi dell'istituto di credito di riferimento locale, tanto che successivamente l'Unione Europea aveva classificato le Marche come 'Regione in transizione' secondo i dati del Pil del 2015, 2016 e 2017. Oggi possiamo affermare con orgoglio che stiamo invertendo questa tendenza, nonostante gli anni del nostro mandato siano stati condizionati dalla pandemia, dalle vicende geopolitiche e anche dall'inflazione, e abbiamo lavorato di concerto con i territori per riportare le Marche verso una condizione di solidità economica e sociale, per farle tornare protagoniste. Abbiamo garantito il completo cofinanziamento della programmazione europea, questo ci ha permesso di avviare bandi per le imprese e i cittadini e di essere primi in Italia per spesa dei fondi europei".
    "Le Marche - ha aggiunto il presidente Acquaroli - si confermano regione esportatrice e allo stesso tempo attrattiva.
    Abbiamo registrato il record assoluto di turisti nelle Marche che continua a migliorare. Abbiamo lavorato intensamente per sostenere le nostre imprese e promuovere una occupazione stabile e di qualità e questi risultati confermano la bontà delle scelte fatte". "L'occupazione, anche quella femminile e dei giovani, aumenta, e non solo, - ha proseguito - abbiamo ridotto la disoccupazione, innalzando il livello qualitativo dei posti di lavoro, puntando decisamente su settori strategici e ad alto valore aggiunto".
    Anche per quanto riguarda la sanità regionale, sottolinea una nota, ci sono "risultati incoraggianti": "le Marche si confermano tra le regioni cosiddette "Benchmark", ovvero che riescono a meglio garantire i livelli essenziali di assistenza e l'equilibrio dei conti, registrando ottimi risultati soprattutto nell'area ospedaliera e nell'area territoriale". "La salute dei cittadini rappresenta una priorità assoluta per la nostra amministrazione - ha rimarcato Acquaroli - abbiamo messo in campo una riforma all'avanguardia che ha l'obiettivo di riequilibrare i servizi sanitari sui territori. Una sanità efficiente è fondamentale non soltanto per il benessere dei cittadini, ma anche per attrarre nuove opportunità di investimento e sviluppo sul nostro territorio. Nonostante il periodo sicuramente complesso che la sanità vive a livello nazionale, le Marche possono vantare uno dei migliori sistemi sanitari regionali che esprime il migliore ospedale pubblico d'Italia, Torrette di Ancona, un riconoscimento suggellato anche dal G7 Salute organizzato proprio per questo motivo nelle Marche".
    "La crescita economica di cui oggi abbiamo parlato è importante ma non sufficiente da sola. - ha detto ancora il presidente - Dobbiamo continuare a lavorare per coniugare sempre di più lo sviluppo economico, la coesione sociale e la sostenibilità ambientale, per rafforzare ulteriormente i nostri risultati di crescita e la qualità della vita nelle Marche. La nostra è una regione dove è possibile vivere e lavorare bene".
    In conclusione, Acquaroli ha ribadito l'impegno della sua amministrazione: "non ci fermeremo qui. Le Marche hanno intrapreso un percorso virtuoso che intendiamo consolidare e sviluppare ulteriormente, per renderle sempre più competitive, sostenibile e inclusive. Questo è l'impegno che abbiamo assunto con i cittadini, e intendiamo onorarlo fino in fondo".
    "I dati dimostrano - ha osservato Carloni - che il lavoro fatto in questi anni sta iniziando a produrre effetti concreti.
    Tra il 2019 e il 2024 l'export delle Marche è cresciuto del 14,8% e la disoccupazione si è ridotta del 3,6%. Si tratta di segnali inequivocabili di un'economia che sta ritrovando slancio e competitività. È fondamentale ricordare - ha precisato il deputato - che il giorno in cui si pianta il seme non è quello in cui si raccoglie il frutto: i numeri che oggi presentiamo sono il risultato di un impegno costante, di scelte coraggiose e di una visione di lungo periodo. Come Governo siamo fortemente impegnati a difendere e valorizzare le nostre eccellenze, a partire dai prodotti del settore agroalimentare, che rappresentano un fiore all'occhiello del Made in Italy per qualità, sostenibilità e legame con il territorio".
   

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