Tra il 2019 e il 2023, nelle Marche
si sono registrati "un aumento del pil regionale del 15%" e, nel
confronto tra il 2019 e il 2024, "una significativa ripresa
delle esportazioni, +14,8%" oltre ad una diminuzione della
disoccupazione del "3,6%". Sono dati emersi a Fano (Pesaro
Urbino) nel corso del convegno organizzato dal Centro Studi
Economia e Territorio dal titolo "Marche: scenari economici - da
regione in transizione a regione benchmark" che, secondo i
promotori dell'iniziativa, "attestano il deciso cambio di passo
intrapreso negli ultimi anni, con risultati incoraggianti sia
sul piano economico che sociale".
Tra gli interventi, quelli di Mario Pelonghini (Centro Studi
Economia e Territorio), di Mirco Carloni (presidente della
Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati), di Francesco
Acquaroli (presidente della Regione Marche) e di Giorgio
Calcagnini (rettore Università degli Studi di Urbino Carlo Bo).
"Quando abbiamo assunto la guida della Regione - ha
dichiarato Acquaroli - abbiamo trovato una situazione
estremamente complicata. Ereditavamo dalla precedente
amministrazione un territorio economicamente fragile soprattutto
a seguito della crisi dell'istituto di credito di riferimento
locale, tanto che successivamente l'Unione Europea aveva
classificato le Marche come 'Regione in transizione' secondo i
dati del Pil del 2015, 2016 e 2017. Oggi possiamo affermare con
orgoglio che stiamo invertendo questa tendenza, nonostante gli
anni del nostro mandato siano stati condizionati dalla pandemia,
dalle vicende geopolitiche e anche dall'inflazione, e abbiamo
lavorato di concerto con i territori per riportare le Marche
verso una condizione di solidità economica e sociale, per farle
tornare protagoniste. Abbiamo garantito il completo
cofinanziamento della programmazione europea, questo ci ha
permesso di avviare bandi per le imprese e i cittadini e di
essere primi in Italia per spesa dei fondi europei".
"Le Marche - ha aggiunto il presidente Acquaroli - si
confermano regione esportatrice e allo stesso tempo attrattiva.
Abbiamo registrato il record assoluto di turisti nelle Marche
che continua a migliorare. Abbiamo lavorato intensamente per
sostenere le nostre imprese e promuovere una occupazione stabile
e di qualità e questi risultati confermano la bontà delle scelte
fatte". "L'occupazione, anche quella femminile e dei giovani,
aumenta, e non solo, - ha proseguito - abbiamo ridotto la
disoccupazione, innalzando il livello qualitativo dei posti di
lavoro, puntando decisamente su settori strategici e ad alto
valore aggiunto".
Anche per quanto riguarda la sanità regionale, sottolinea una
nota, ci sono "risultati incoraggianti": "le Marche si
confermano tra le regioni cosiddette "Benchmark", ovvero che
riescono a meglio garantire i livelli essenziali di assistenza e
l'equilibrio dei conti, registrando ottimi risultati soprattutto
nell'area ospedaliera e nell'area territoriale". "La salute dei
cittadini rappresenta una priorità assoluta per la nostra
amministrazione - ha rimarcato Acquaroli - abbiamo messo in
campo una riforma all'avanguardia che ha l'obiettivo di
riequilibrare i servizi sanitari sui territori. Una sanità
efficiente è fondamentale non soltanto per il benessere dei
cittadini, ma anche per attrarre nuove opportunità di
investimento e sviluppo sul nostro territorio. Nonostante il
periodo sicuramente complesso che la sanità vive a livello
nazionale, le Marche possono vantare uno dei migliori sistemi
sanitari regionali che esprime il migliore ospedale pubblico
d'Italia, Torrette di Ancona, un riconoscimento suggellato anche
dal G7 Salute organizzato proprio per questo motivo nelle
Marche".
"La crescita economica di cui oggi abbiamo parlato è
importante ma non sufficiente da sola. - ha detto ancora il
presidente - Dobbiamo continuare a lavorare per coniugare sempre
di più lo sviluppo economico, la coesione sociale e la
sostenibilità ambientale, per rafforzare ulteriormente i nostri
risultati di crescita e la qualità della vita nelle Marche. La
nostra è una regione dove è possibile vivere e lavorare bene".
In conclusione, Acquaroli ha ribadito l'impegno della sua
amministrazione: "non ci fermeremo qui. Le Marche hanno
intrapreso un percorso virtuoso che intendiamo consolidare e
sviluppare ulteriormente, per renderle sempre più competitive,
sostenibile e inclusive. Questo è l'impegno che abbiamo assunto
con i cittadini, e intendiamo onorarlo fino in fondo".
"I dati dimostrano - ha osservato Carloni - che il lavoro
fatto in questi anni sta iniziando a produrre effetti concreti.
Tra il 2019 e il 2024 l'export delle Marche è cresciuto del
14,8% e la disoccupazione si è ridotta del 3,6%. Si tratta di
segnali inequivocabili di un'economia che sta ritrovando slancio
e competitività. È fondamentale ricordare - ha precisato il
deputato - che il giorno in cui si pianta il seme non è quello
in cui si raccoglie il frutto: i numeri che oggi presentiamo
sono il risultato di un impegno costante, di scelte coraggiose e
di una visione di lungo periodo. Come Governo siamo fortemente
impegnati a difendere e valorizzare le nostre eccellenze, a
partire dai prodotti del settore agroalimentare, che
rappresentano un fiore all'occhiello del Made in Italy per
qualità, sostenibilità e legame con il territorio".
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