Sono davvero singolari le vicende che negli ultimi giorni hanno accomunato due dei più noti esponenti dello spettacolo molisano e non solo. Il pianista Simone Sala e l'attore e regista Stefano Sabelli sono finiti ricoverati insieme nella stessa stanza d'ospedale del Cardarelli di Campobasso con il femore rotto. Entrambi, a poche ore di distanza l'uno dell'altro, sono stati vittime di rovinose cadute che ora li terranno per qualche tempo lontani dai palcoscenici.
Sabelli, direttore artistico del teatro del Loto che tra i tanti ruoli di primo piano interpretati annovera anche il fatto di aver fatto parte del cast del film campione di incassi di Checco Zalone, 'Sole a catinelle', ha voluto sdrammatizzare ringraziando via Facebook i tanti che gli hanno inviato messaggi di auguri. "Non immaginavo proprio che - ha commentato - con Simone avremmo avuto un incontro di femori rotti il primo dell'anno. C'è qualcosa da elegia greca in ciò! Poi diciamo che in due, almeno due gambe sane insieme le mettiamo e almeno ci sorreggeremo l'un l'altro. E forse mai, si può dire, che il Cardarelli abbia avuto un tasso artistico così alto".
Anche Sala, che ha avuto conseguenze più serie dopo la caduta, non ha perso la carica che da sempre lo contraddistingue. Il musicista, che ha suonato nella sua carriera in tutto il mondo, dal suo letto d'ospedale guarda già al futuro: "Otto giorni dopo la caduta per la prima volta riesco a mettermi su un fianco, anche se solo per poco, la gamba inizia a rispondere agli stimoli del cervello e con lei il bacino e tutto il resto. Certo, otto giorni nella stessa posizione hanno messo a dura prova la mia schiena e con lei tutto il mio apparato psicomotorio, ma io non mollo".
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