"Gli Stati baltici sostengono la
società civile georgiana perché ci unisce un obiettivo comune. I
georgiani, proprio come i lituani, credono in un'Europa unita,
libera e pacifica". Lo ha dichiarato alla stampa il ministro
degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, commentando
l'introduzione da parte di Lituania, Lettonia ed Estonia di
sanzioni a carattere personale nei confronti di undici
funzionari georgiani accusati di esseri tra i responsabili delle
repressioni nei confronti dei manifestanti pro europei dello
scorso fine settimana a Tbilisi. "L'uso eccessivo della forza da
parte del governo georgiano contro manifestanti pacifici e la
società civile è ingiustificabile - ha a sua volta affermato la
ministra degli Interni di Vilnius, Agne Bilotaite -. In uno
Stato democratico, il diritto fondamentale dei cittadini alla
libertà di parola e alle riunioni pacifiche deve essere
rispettato". "Il popolo della Georgia ha il diritto di difendere
i propri diritti perché il partito di governo ha mentito al suo
popolo per molto tempo", ha detto il ministro degli Esteri
estone, Margus Tsahkna, aggiungendo che la forza usata contro i
manifestanti è stata totalmente sproporzionata.
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/2/771fc33fdb089d6e39e66b91e5fc2631.jpg)
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/2/8786eb0f1edf875cf1fc618aa1e51e24.jpg)
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/2/b7955d0bf3a515b72fee1459e7d6afff.jpg)
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/2/6fe55a9c95126f66fa5b6198567c1656.jpg)
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/1/a0db507e92a1f1014c85a9d0b646cd08.jpg)
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/2/673ec2264a1e806c1e8c54442b2d46cb.jpg)
![](/webimages/img_840x560v2/2024/12/1/736157e4e8f2ecadaa49fa5c55caace6.jpg)
Condividi