Per combattere meglio la peste
suina, la Regione Piemonte chiederà una deroga alle restrizioni
alla caccia al cinghiale. Lo ha annunciato oggi l'assessore
all'Agricoltura Paolo Bongioanni.
"Circa l'ultima ordinanza del commissario nazionale per la
lotta alla psa Giovanni Filippini, che interdice la caccia nelle
zone di restrizione 1 - ha detto Bongioanni - farò una richiesta
di deroga perché la prima forma di lotta contro la peste suina è
il contenimento dei cinghiali. Per poterlo fare ho bisogno di
avere in mano i numeri che testimonino e confermino che siamo in
zona a basso rischio".
Per fare il punto della situazione, era presente alla
riunione congiunta delle due commissioni regionali anche
l'assessore alla Sanità Federico Riboldi, che con il collega ha
svolto un'informativa sull'evoluzione dell'epidemia. Bongioanni
ha definito la situazione "non semplice, dal momento che si
tratta di una forma virale che si muove, pericolosa,
estremamente invasiva e difficile da contenere".
"Proprio per questo - ha spiegato - nel luglio scorso ho
fatto approvare i decreti attuativi del Piano regionale di
interventi urgenti per il contrasto alla peste suina che
individua i tre distretti suinicoli di Cuneo, Chieri e Novara: i
decreti permettono agli agricoltori di difendersi dai cinghiali
anche 500 metri oltre della proprietà e prevedono una fascia
franca di 15 chilometri. Con le Province abbiamo stanziato 461
mila euro per il 2024 per interventi di contenimento. Inoltre
sono state assunte 30 nuove guardie e abbiamo inoltre proposto
al commissario Filippini di usare parte dei bandi biosicurezza,
12,5 milioni totali, per creare una zona cuscinetto di
protezione dei suini".
Riboldi ha concluso ricordando che si è fatto di tutto per
alleviare dolori e sofferenze degli animali: "Si cerca di non
far soffrire troppo - ha detto - animali comunque colpiti da un
virus mortale".
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