Nasce Spazio Futuro, nuovo progetto
del Museo Nazionale dell'Automobile, per esplorare i trend della
mobilità attraverso un viaggio nel presente e nel futuro. Al
centro c'è una nuova sezione espositiva, ideata con Fondazione
Links e Herbert Simon Society, caratterizzata da un allestimento
multimediale e immersivo, pensato per accompagnare i visitatori
alla scoperta delle tecnologie innovative che stanno
ridisegnando la mobilità sostenibile. Completano il progetto
-sostenuto da istituzioni e aziende come Ca Auto Bank e
Drivalia, Eni, Petronas Lubricants International, Poste
Italiane, Teoresi Group e Reale Mutua - un programma educativo
destinato alle scuole di ogni ordine e grado, un palinsesto di
incontri divulgativi aperti al pubblico e ai professionisti del
settore della mobilità e il Future Mobility Lab, un hub dedicato
alla ricerca e al networking.
"Il Museo - spiega il presidente Benedetto Camerana - fino a
ieri ha raccontato la storia del Novecento attraverso
l'automobile, le grandi leggende del motorismo sportivo, della
storia industriale e del design, e soprattutto il valore
multiculturale del fenomeno auto. Da oggi Future Mobility è un
nuovo museo nel museo, che si avvia a dialogare con gli Science
Center internazionali, focalizzandosi sull'innovazione nella
mobilità e la città del futuro".
"Il focus del progetto è la mobilità sostenibile, in cui
l'automobile, a zero emissioni e sempre più tecnologica,
connessa, cooperativa e autonoma - sottolinea Maurizio Arnone,
curatore del settore Future Mobility - diventa elemento di un
sistema più ampio che coinvolge tutti i modi di trasporto
innovativi, dallo sharing fino alla mobilità urbana aerea. Punto
di partenza è sapere che non c'è un unico futuro che ci attende
e non ci sarà un'innovazione rivoluzionaria a renderci
sostenibili. Uno sguardo concreto verso l'obiettivo della
neutralità carbonica di Torino entro il 2030".
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