L'esplosivo della strage di Bologna?
Poteva essere destinato per demolire le mura del carcere di
Trani dove era detenuto uno dei leader del Fronte popolare di
liberazione della Palestina (Fdlp), Abu Anzeh Saleh, arrestato a
Ortona (Chieti) mentre trasportava due lanciamissili con tre
autonomi. E' l'ipotesi fatta al Corriere del Mezzogiorno da
Rosario Priore, magistrato che ha indagato tra l'altro sul
rapimento e uccisione di Aldo Moro e sulla strage di Ustica e
che ha recentemente scritto il libro 'I segreti di Bologna".
"Nelle carte che abbiamo ottenuto dai servizi appaiono delle
note in cui vengono allertati tutti i centri, e in particolare
quello di Bari. Non si capisce perché i terroristi dovevano
prendersela con Bari". Da qui la ricostruzione ipotizzata:
"Nella provincia di Bari c'era il carcere di Trani in cui era
detenuto Saleh. Il carcere aveva muri di uno spessore
eccezionale che non potevano essere abbattuti con esplosivo
normale, ma con esplosivo in grado di creare varchi".
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