Sono durate quattro ore le
attività di ricognizione e verifica tese alla individuazione di
un ordigno bellico nelle acque antistanti il porto di Barletta.
Per tutta la durata delle attività, l'area è stata interdetta
alla navigazione. La bomba con carica speciale a base di fosforo
è stata rilevata nel mare antistante la litoranea di Ponente e
la sua analisi è avvenuta sulla litoranea di Levante e ha
confermato che si tratta di un residuato bellico della seconda
guerra mondiale. Le operazioni di recupero dell'ordigno dal
fondale e il suo successivo riposizionamento in mare sono state
condotte dai sommozzatori del gruppo Sdai della Marina militare
mentre per la verifica dello stato dell'involucro dell'ordigno e
dei suoi meccanismi di innesco, è servito l'interventi del Genio
guastatori dell'Esercito italiano. A supervisionare l'attività è
stata la Capitaneria di porto con la collaborazione dei vigili
del fuoco del comando provinciale di Barletta- Andria - Trani.
Si attendono le disposizioni dalla Prefettura per il definitivo
recupero dell'ordigno e il suo brillamento in cava.
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