"Auspichiamo di non dovere ancora
ascoltare le posizioni di chiusura sul decreto 71, limitatamente
alla continuità didattica, che finiscono per negare la
possibilità alle famiglie della conferma del docente
specializzato". Lo afferma Mario Barbuto, presidente dell'Unione
Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
"Finalmente - aggiunge - si potrà concretizzare il principio
della continuità didattica, fondamentale nel percorso educativo
e di crescita degli alunni con disabilità. Continuità didattica
non vuol dire ledere il diritto degli insegnanti di sostegno.
Tutti dovrebbero sapere che l'insegnante di sostegno non è un
supplente a 'rotazione' ma una figura che sostiene, incoraggia e
programma un lavoro che costruisce nel tempo con la scuola, la
classe, l'alunno con disabilità e la famiglia. Nessuna
subordinazione alla famiglia, la quale potrà formulare una
richiesta, che verrà valutata dal dirigente scolastico, dal Glo
e dal docente, nel rispetto delle regole e dei diritti di
tutti.La continuità per gli alunni con disabilità è un diritto
che non calpesta altri diritti".
"Auspichiamo che tutte le parti in causa possano allearsi e
collaborare per dare soluzione all'annoso problema della
stabilizzazione degli insegnanti di sostegno per porre fine
all'uso indiscriminato ai posti in deroga" conclude Barbuto.
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